Sono molto particolari gli esiti di questo studio: la correlazione tra la lunghezza degli indici delle mani e la salute generale
Le scoperte scientifiche sono sempre auspicabili perché, giorno dopo giorno, mettono tasselli e mattoncini per costruire un futuro in cui si possa conoscere maggiormente il nostro corpo e, quindi, essere capaci di tutelare la nostra salute. Preziose anche quando sono molto particolari, come quella di cui vi parliamo oggi.
Secondo gli esperti, la lunghezza delle tue dita può rivelare quanto ognuno di noi è sano e quante sono le probabilità di sviluppare determinate malattie. Di particolare interesse è la lunghezza degli indici rispetto agli anulari. E questi variano significativamente tra uomini e donne. I primi tendono ad avere l’anulare più lungo, mentre i secondi sono più o meno uguali.
La lunghezza delle dita viene decisa nel grembo materno e tutto dipende dalla quantità di testosterone a cui il feto è esposto, secondo quanto sostenuto dagli studiosi dell’Università norvegese di Scienza e Tecnologia. Gli indici lunghi suggeriscono che la persona è stata esposta a livelli più bassi di testosterone nell’utero.
La lunghezza delle dita, dunque, può dire molto di noi. Lo studio scandinavo sostiene dunque che se il dito indice è lungo, è più probabile che si abbiano migliori risultati con la memoria verbale, per esempio nella capacità di ricordare lunghi elenchi di parole. Doti intellettuali e intellettive, dunque, mentre si avranno risultati più scarsi per ciò che concerne l’attività sportiva.
Ma avere un dito più lungo sarebbe anche legato ad un aumento del rischio di sviluppare l’artrosi del ginocchio e dell’anca nelle donne. Attenzione, stiamo sempre parlando di scoperte scientifiche, quindi, seppur particolari, non pensiate che queste conclusioni siano frutto di chissà quale rito da fattucchieri. In questo caso, per esempio, la condizione provoca rigidità e dolore alle articolazioni ed è il tipo di artrite più comune attualmente nel Continente Europeo.
Ancora, per ciò che concerne gli uomini, è possibile determinare la probabilità con cui si perderanno i capelli e si diventerà calvi dalla lunghezza delle dita. La calvizie è sei volte più probabile se gli anulari sono più lunghi degli indici, hanno affermato gli scienziati. La calvizie maschile che colpisce comunemente due uomini su tre, potrebbe essere rilevata dalla lunghezza delle loro dita. Gli esperti hanno condotto uno studio su 240 uomini di età superiore ai 37 anni, a cui è stata diagnosticata l’alopecia androgenetica, altrimenti nota come calvizie maschile.
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