Sintomi che fanno preoccupare, quelli che si stanno diffondendo anche in Italia: febbre e sangue dal naso, ecco cosa temono i medici
Siamo agli sgoccioli dell’estate e, tra pochissime ore, i bambini di tutt’Italia ritorneranno all’asilo e a scuola. Se questo, per molti genitori, significa che finalmente ricomincia l’anno lavorativo e che quindi riprende la routine di tutti i giorni, con i suoi impegni e i suoi orari scanditi, dall’altro lato comporta anche il temibile arrivo delle malattie virali e batteriche, che nelle aule scolastiche si diffondono a velocità della luce.
Proprio in queste ore, però, anche in Italia molte persone stanno segnalando sintomi particolari, difficili da ricondurre a qualsiasi malattia stagionale già conosciuta e del tutto insoliti, soprattutto in questo periodo. Si tratta di febbre alta ed epistassi, quindi sanguinamento dal naso: ecco qual è il parere dei medici e perché c’è tanta paura.
Il virus di cui parliamo oggi viene soprannominato proprio “febbre del sangue dal naso” e, non a caso, i sintomi con cui si manifesta sono principalmente questi. Sebbene a una prima occhiata non sembrino così pericolosi, in realtà questo virus ha un tasso di mortalità del 30%. In Macedonia del Nord ne è stato appena ufficializzato un nuovo caso e, negli ultimi giorni, anche in un paese dell’Europa è accaduta la stessa cosa: si tratta di febbre emorragica di Crimea-Congo (CCHF).
Questa malattia è già stata inserita dall’OMS nella lista di quelle che rappresentano il maggior rischio per la salute pubblica, a causa del loro potenziale epidemico. Il virus responsabile viene trasmesso dalle zecche e causa gravi emorragie, con un’insorgenza molto rapida sia a livello interno che esterno. Proprio a fine luglio, sempre in Macedonia, è stato confermato un decesso a causa di questo virus: vittima è un lavoratore agricolo che, nei giorni precedenti i sintomi e la morte, aveva ammesso di essere stato punto da una zecca.
I sintomi quindi sono quelli della febbre, dei dolori muscolari, del sanguinamento diffuso e quelli in generale para-influenzali. Al momento non esistono né vaccini né farmaci utili a combattere questo virus, sebbene qualche promessa sembra offrirla la ribavirina, usata per altre infezioni come quella dell’epatite C. Le autorità sanitarie sono preoccupate soprattutto per la possibile diffusione a livello mondiale: noi continueremo ad aggiornarvi.
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