In questi giorni vivremo il ciclone “Poppea”, ma ancor più preoccupante è “El Nino”: ecco come sconquasserà l’autunno
C’è ormai una costante preoccupazione per ciò che concerne le previsioni meteo. I cambiamenti climatici, infatti, portano a continui ribaltoni delle condizioni atmosferiche, ma anche a eventi estremi sempre più frequenti e preoccupanti. Oggi, dunque, non abbiamo ancora fatto in tempo a vivere il ciclone “Poppea” che colpirà l’Italia in questi giorni, che già ci spaventa “El Nino”. Ecco cosa potrebbe accadere.
Continuare a ignorare i cambiamenti climatici non ci salverà dai suoi terribili effetti. Abbiamo ancora negli occhi l’alluvione che, appena pochi mesi fa, ha devastato l’Emilia Romagna, causando anche delle vittime. E, ancor più recente, la grandinata che ha colpito il Nord Italia all’inizio di agosto, causando danni ingenti.
In mezzo, due settimane abbondanti, quelle centrali del mese di luglio, in cui un po’ ovunque le temperature sono salite sopra i 40 gradi e, soprattutto nelle aree interne di alcune regioni (Sardegna e Sicilia) hanno sfiorato i 50 gradi. Proprio alla fine del mese di agosto, ora, vivremo un ennesimo ribaltone climatico.
Il ciclone “Poppea”, infatti, non solo porterà a un drastico abbassamento delle temperature, ma anche a temporali e grandinate che, ancora una volta, potrebbero essere eventi drammatici per il Paese. La perturbazione di origine atlantica si abbatterà sull’Italia a partire dal 26-27 agosto, anche se i giorni più difficili dovrebbero essere quelli del 30 e del 31 agosto. Ma, non abbiamo ancora vissuto questa fase, che già ci spaventa “El Nino”: ecco cosa potrebbe accadere in Italia.
L’autunno italiano a rischio: arriva “El Nino”
Si tratta di un fenomeno atmosferico che provoca l’innalzamento delle temperature della acque oceaniche, e che questa volta potrebbe avere delle ripercussioni anche sull’Italia. A essere interessato, infatti, sarà inizialmente solo l’Oceano Pacifico, ma poi il fenomeno atmosferico potrebbe avere gravi ripercussioni anche sul nostro Paese. Sì perché l’evento in sé non è pericoloso, ma le ripercussioni e gli strascichi che potrà portare con sé, assolutamente sì.
“El Nino” non è un fenomeno nuovo, si tratta di un’anomalia termica che raggiunge solitamente il suo apice nel periodo di Natale. Ciò che è assai diverso rispetto al solito è il momento in cui questa anomalia avviene, assai in anticipo rispetto ai tempi previsti. Gli scompensi sulle condizioni meteo-climatiche del resto del mondo non sono di poco conto. Nelle fasi di Niño le acque sono di 1-3°C più calde.
Qualcosa che dovrebbe bilanciare La Niña, che invece avrebbe dovuto far calare le temperature. Eppure, così non è stato: il 2022 è stato l’anno più caldo di sempre. Un po’ tutti gli esperti, dunque, sono molto preoccupati per il riscaldamento globale, e considerando l’autunno a rischio, lo sono anche per l’Italia.
L’innalzamento della temperatura dei mari, già attualmente attestate intorno ai 28-30°C, cioè di 4-5°C sopra la media, potrebbe portare a nuovi eventi climatici estremi, come piogge forti, con raffiche di vento oltre i 100 chilometri orari e anche uragani mediterranei. Situazioni a cui il nostro paese non è assolutamente preparato.