Non tutti vivono l’estate con gioia ed euforia: c’è chi in estate vive un malessere che si sta diffondendo a macchia d’oli0
Per la maggior parte delle persone l’estate è la stagione della gioia, del divertimento più sfrenato, delle giornate in spiaggia, dei viaggi, delle vacanze e delle serate in discoteca. Per molti, ma non per tutti. Ci sono persone che non solo non amano l’estate, ma, anzi, in questa stagione provano un senso di tristezza e di vuoto enormi.
La mente umana, oltre a essere qualcosa di ancora quasi totalmente inesplorato, si muove su confini molto sottili e labili. Come accade con la cosiddetta “summer blues”, una condizione che la scienza sta osservando con sempre maggiore attenzione, vista la casistica in grande crescita, ma che per ora non è riuscita a inquadrare compiutamente.
Si tratta di una condizione di malessere che va ben oltre il fatto di non amare il mare, di non sopportare il caldo o di non essere i tipi da discoteca. Si tratta di qualcosa di molto più invalidante, che mette a repentaglio la qualità della viti di chi ne soffre.
La tristezza estiva che distrugge: il parere della scienza
Si tratta di uno stato di malessere che ci può colpire sia se siamo single, con la paura di affrontare un lungo periodo in cui ci si “deve” divertire da soli, ma anche se si ci si trova con un gruppo di amici che hanno sempre aspettative nei nostri confronti, magari soprattutto in un viaggio. Una condizione che possiamo vivere anche se siamo in coppia o, comunque, in famiglia, con il rischio di disunirci e di farci prendere troppo da una emotività che può facilmente sfociare in ansia e depressione.
Il consiglio che dà la scienza è proprio quello di non lasciarsi travolgere dalla emotività, di prendersi del tempo per sé stessi, per riflettere, ma senza sensi di colpa, senza ansia. Riappropriarsi dei propri spazi: una cosa che si può fare sempre, da soli, in vacanza, ovunque ci si trovi. Non conta il luogo, conta lo spirito con cui lo si fa.
Il malessere della nostra mente, però, può essere combattuto con il corpo. Può sembrare una contraddizione, ma passeggiare, fare trekking, visitare luoghi nuovi (magari anche vicini a noi), cucinare, fare le faccende di casa o leggere un libro possono essere d’aiuto per superare i momenti no dell’estate.