L’Inps riconosce due indennità ai disabili che presentano determinati requisiti. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Oltre alla pensione di invalidità o all’assegno ordinario di invalidità e ai permessi previsti dalla legge 104, le persone con disabilità possono beneficiare di due indennità che non tutti conoscono. In questo articolo vi spieghiamo di cosa si tratta e come ottenere i due diversi assegni dell’Inps.
Le persone affette da disabilità certificata da apposita commissione, se raggiungono almeno il 74% di invalidità hanno diritto ad alcune agevolazioni come i permessi previsti dalla legge 104 oppure l’assegno ordinario di invalidità o la pensione di invalidità. Ma non solo: i lavoratori hanno diritto ad essere inseriti nelle liste delle categorie protette e non possono essere trasferiti in un’altra sede di lavoro senza il loro consenso.
I disabili hanno la precedenza nell’assegnazione delle case popolari e, non da ultimo, con una disabilità pari almeno all’80% si può accedere alla pensione anticipata a 61 anni per gli uomini e a 56 anni per le donne. In entrambi i casi sono sufficienti solo 20 anni di contributi. Pochi lo sanno ma le persone affette da disabilità hanno diritto anche ad altre due indennità erogate dell’Inps.
Disabili, indennità Inps di comunicazione e accompagnamento
In presenza di determinati requisiti, oltre a quanto scritto sopra, una persona disabile può ricevere altre due indennità mensili le quali, a volte, possono anche sommarsi tra loro. Le due indennità sono quella di comunicazione e quella di accompagnamento
Esse vengono erogate indipendentemente dal reddito della persona invalida ma richiedono requisiti specifici e diversi tra loro. Ecco quali sono per ricevere l’indennità di comunicazione:
- per i bambini fino a 12 anni è necessario avere una ipoacusia – sordità- riconosciuta pari o superiore a 60 decibel di Hearing Threshold Level di media tra le frequenze 500, 1.000, 2.000 Hz nell’orecchio migliore;
- sopra i 12 anni di età è necessario avere una ipoacusia riconosciuta pari o superiore a 75 decibel HTL;
- cittadinanza italiana o permesso di soggiorno di almeno un anno;
- iscrizione all’anagrafe del comune di residenza;
- residenza stabile in Italia.
L’importo dell’indennità di comunicazione, per il 2023, è stato fissato a 291,11 euro al mese e spetta anche a chi è ricoverato in un istituto per disabili. Chi percepisce questa indennità può continuare a lavorare mentre è incompatibile con altre indennità riconosciute per invalidità contratte per causa di guerra, di lavoro o di servizio.
Per avere diritto all’indennità di accompagnamento, invece, bisogna non solo avere un’invalidità al 100% ma è necessario anche che l’Inps riconosca l’incapacità del soggetto di deambulare da solo o svolgere normali attività quotidiane in autonomia. Questa prestazione spetta a prescindere dall’età anagrafica e dal reddito personale del richiedente.
L’importo per il 2023 è stato fissato a 527,16 euro al mese per 12 mesi. Le due indennità sono compatibili tra loro purché vengano riconosciute per patologie differenti. In pratica un disabile che è sia sordo sia cieco ha diritto ad entrambe le prestazioni, come un disabile sordo che non riesce a camminare senza accompagnatore. Se è solo sordo invece no, dovrà scegliere una tra le due indennità.