In queste ore l’Inps sta inviando migliaia di sms. Controllate spesso il telefono perché è davvero urgente.
In questi giorni è davvero il caso di tenere il cellulare in mano perché potreste ricevere un messaggio importantissimo da parte dell’Inps. Venerdì 25 agosto è stato un giorno cruciale per oltre 32.000 famiglie che sono state contattate dell’Inps tramite un sms. Il messaggio riguardava la fine del Reddito di cittadinanza.
A luglio lo hanno perso circa 169.000 famiglie e ad agosto altre 32.000 circa dovranno dire addio al sussidio. Il direttore della comunicazione dell’Inps ha anticipato che, tra settembre e dicembre, altre 40.000 persone perderanno l’aiuto statale. Il Governo Meloni, infatti, ha stabilito che il Reddito di cittadinanza poteva essere erogato solo per 7 mesi nel 2023.
Dunque chi lo ha ricevuto a partire da gennaio lo ha perso a luglio, chi ha iniziato a riceverlo a febbraio lo perde ora ad agosto e così via fino a dicembre. Lo scorso mese la perdita del Reddito aveva fatto scattare proteste e scioperi in parecchie città, soprattutto al Sud. A luglio, infatti, le regioni più colpite dallo stop al sussidio sono state la Sicilia e la Campania.
Anche dopo il secondo stop di agosto si prevedono manifestazioni di protesta contro il Governo Meloni. Tuttavia l’Esecutivo non ha abbandonato chi davvero ha bisogno: infatti presto entreranno in scena due nuovi aiuti.
Reddito di cittadinanza: ecco cosa cambia
Come visto, venerdì 25 agosto oltre 32.000 nuclei familiari sono stati contattati dell’Inps con un messaggio che li informava circa la perdita del Reddito di cittadinanza. Tuttavia è possibile fare qualcosa.
Intanto bisogna ricordare che alcune categorie di persone continueranno a ricevere il Reddito di cittadinanza fino a dicembre. Ecco chi continuerà ad essere erogato il sussidio:
- disabili;
- minori di 18 anni;
- persone con almeno 60 anni.
Costoro sono considerati inoccupabili e dunque, hanno diritto al Reddito di cittadinanza per tutto l’anno. A partire da gennaio 2024, poi, riceveranno l’Assegno di inclusione che, per importi e durata, equivale al Reddito. Infatti l’assegno di inclusione avrà un importo di 500 euro al mese più 280 per chi vive in affitto e verrà erogato per 18 mesi e potrà essere prorogato per altri 12.
Tuttavia, anche se non si rientra nelle categorie degli “inoccupabili”, è possibile rivolgersi ai servizi sociali. Se una persona, infatti, viene presa in carico dai servizi sociali non perderà il Reddito di cittadinanza ma continuerà a riceverlo fino alla fine del 2023. Infine, ultima soluzione, è possibile recarsi presso un centro per l’impiego e sottoscrivere il patto per le politiche attive.
Poi sarà necessario seguire un corso di formazione finalizzato al reinserimento nel mondo del lavoro. A quel punto lo Stato vi riconoscerà un’indennità di 350 euro al mese per 12 mesi non rinnovabili, il cosiddetto Supporto per la formazione e il lavoro.