Con l’inizio dell’anno si è parlato tanto di pensioni e welfare e quelli che potrebbero essere gli aumenti futuri. Vediamo cosa è accaduto in questi primi mesi del 2023.
I pensionati italiani possono sorridere, a gennaio le pensioni sono state rivalutate del 7,3%. C’è un però, all’aumento delle pensioni riconosciuto grazie al meccanismo della cosiddetta rivalutazione manca quasi un punto. A confermarlo è l’Istat, che ha reso noto la variazione media dell’inflazione registrata per il 2022: non il 7,3%, come rilevato a metà novembre, bensì l’8,1%, valore più alto dal 1985.
Giorgia Meloni rassicura tutti, non serve preoccuparsi perché prima o poi la percentuale di rivalutazione mancante verrà applicata sulla pensione, e in ogni caso con decorrenza da gennaio 2023. A inizio 2024 è possibile che verrà effettuato un conguaglio con decorrenza da gennaio 2023, con il quale su tutte le tredici mensilità pagate nel corso dell’anno precedente verrà riconosciuto lo 0,8% mancante.
Ma vediamo di quanto aumenteranno le pensioni, facendo questi calcoli. Solamente le pensioni il cui valore è pari o inferiore a 2.101,52 euro godranno di un ulteriore aumento dello 0,8%, per un incremento massimo quindi di 16,81 euro. Di conseguenza, per una pensione di 1.000 euro l’incremento sarebbe di 8 euro al mese, 96 euro annui, mentre per chi ne prende 1.500 euro ne spettano 12 al mese, 156 euro l’anno.
Cosa sta succedendo a luglio
A luglio i pensionati potrebbero ricevere un surplus di 900 euro in più, grazie all’arrivo della quattordicesima mensilità. Gli 1,3 milioni di pensionati che prendono la pensione minima, poi, riceveranno anche l’aumento annunciato da inizio anno e con i relativi arretrati del periodo da gennaio a giugno. Questo aumento resterà in vigore fino a dicembre del 2023.
La pensione minima è fissata a 563,74 euro al mese per il 2023, ma grazie a questi aumenti passerà rispettivamente a 599,82 euro al mese per gli over 75 (i famosi seicento euro annunciati) e a 572,20 per gli altri. Arriverà anche la quattordicesima.
Sarà erogata insieme al normale cedolino della pensione: i requisiti per averla sono di avere almeno 64 anni di età – compiuti entro il 30 giugno 2023 – di aver e un reddito che non supera i 14.657,24 euro al mese considerando non solo la pensione, ma anche tutti gli altri redditi.
Il Governo ha previsto inoltre che dal 2024 scadano gli attuali aumenti delle pensioni minime, e invece ci sia un rialzo del 2,7% per tutti i percettori dell’assegno minimo, a prescindere dall’età. Questo, insieme a una rivalutazione obbligatoria legata all’inflazione che ha una buona probabilità di superare il 5%, potrebbe portare automaticamente tutte le pensioni minime non così lontane dalla soglia dei 600 euro al mese.