Ogni anno arriva per il contribuente il periodo della dichiarazione dei redditi. A questo punto ci si mette compilare la dichiarazione dei debiti. Ma nel caso di decesso improvviso come si ci comporta?
Il Modello 730 rientra tra le dichiarazioni fiscali che hanno come funzione principale quella di consentire il calcolo e il successivo pagamento dell’Irpef attraverso la comunicazione dei dati del reddito annuale. L’agenzia dell’Entrate, attraverso questo modello fa il calcolo delle tasse del contribuente.
I moduli da utilizzare per compilare il modello 730, sono quelli che l’Agenzia delle entrate mette a disposizione annualmente per dichiarare i redditi dell’anno precedente. Ad esempio nell’anno 2022 si dichiarano i redditi prodotti nell’anno 2021.
Con il modello 730 il contribuente dichiara, in modo spontaneo, i redditi prodotti nell’anno conclusosi. In particolare i redditi dichiarabili nel 730 sono quelli relativi a: lavoro dipendente e assimilati; familiari a carico; terreni e fabbricati; capitale; lavoro autonomo; redditi diversi; redditi soggetti a tassazione separata.
Inoltre il contribuente oltre a dichiarare i redditi, attesta gli oneri e le spese deducibili e detraibili sostenute nel periodo a cui la dichiarazione si riferisce. Ma anche acconti e ritenute subite, crediti d’imposta ed eventuali imposte da compensare.
Il modello 730 è soggetto ad una scadenza o termine di presentazione oltre al quale non sarà più possibile presentarlo, pur potendo fare ricorso al Modello Redditi se nei termini.
Modello 730: cosa succede in caso di decesso?
In caso di morte improvvisa del contribuente, ecco come ci si comporta, quando si ha a che fare con il Modello 730.
Con il modello 730 precompilato capita spesso che ai contribuenti spettino dei crediti. Ma nel caso in cui la persona fosse deceduta la somma spettante va perduta? No, tale somma spetta di diritto ai famigliari, che la possono richiedere all’INPS tramite la dichiarazione dei redditi della persona deceduta.
L’erede può richiedere la Certificazione Unica all’INPS, come scritto nella circolare numero 29 del 15 marzo in cui si legge:
“Nel secondo caso, in cui la richiesta sia presentata da eredi del titolare della prestazione, detta richiesta deve essere corredata da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, ai sensi dell’articolo 47 del D.P.R. n. 445/2000, con la quale il richiedente attesti la propria qualità di erede, unitamente alla fotocopia del proprio documento di riconoscimento in corso di validità”.
Il compenso è rintracciabile nella Certificazione Unica. Se la persona a cui spettano le somme è deceduta dopo aver inviato il suo modello 730, ma non ha ricevuto l’accredito da parte dell’INPS, gli eredi devono presentare la dichiarazione dei redditi della persona. I crediti spettanti arrivano a partire dal mese di agosto.