Per fare domanda di assegnazione di una casa popolare occorrerà soddisfare specifici requisiti. Scopriamo quali sono.
Le case popolari permettono a chi verte in condizioni economiche difficili di avere un tetto sopra la testa.
Le abitazioni definite “popolari” vengono assegnate ai cittadini bisognosi secondo rigidi criteri . Per poter avanzare domanda ed entrare in graduatoria sarà necessario soddisfare condizioni e requisiti. Un processo di selezione e assegnazione che potrebbe rivelarsi piuttosto lungo ma che alla fine permetterebbe di ottenere un immobile pubblico realizzato dallo Stato proprio per arginare l’emergenza abitativa di chi si trova in difficoltà economica.
La richiesta prevede la partecipazione ad un bando pubblico solo se si soddisfano i requisiti ammessi dalla Legge. Ecco perché è importante approfondirli.
I requisiti per fare domanda di assegnazione di una casa popolare
La casa popolare può essere richiesta da persone senza reddito, con disabilità, famiglie numerose, cittadini senza fissa dimora e genitori single con figli a carico. Lo scopo, come detto, è consentire a chi non può permettersi di pagare un affitto o un mutuo di avere un tetto sulla testa pagando un canone mensile molto basso, a seconda delle proprie disponibilità.
I requisiti da soddisfare sono
- non risultare titolari di un altro immobile,
- non essere titolari di diritti reali di godimento su immobili o parte di questi,
- possedere un alloggio inadeguato alla soddisfazione delle esigenze familiari,
- non aver occupato case popolari negli ultimi cinque anni,
- non aver subito uno sfratto da una casa popolare negli ultimi cinque anni,
- avere la residenza nel territorio comunale anche da poco tempo o non essere ancora residente.
Alcune Regioni hanno cercato di aggiungere altre condizione per limitare il numero di partecipanti al Bando. In Lombardia, ad esempio, è stato fissato il numero minimo di cinque anni di residenza nel Comune per inoltrare domanda di assegnazione al fine di agevolare chi aveva un rapporto più stabile con il territorio ma la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima tale condizione. Preferire i residenti da più tempo significa classificare i cittadini bisognosi in due diverse categorie e ciò è inammissibile.
Resta il fatto che ogni Comune ha la possibilità di variare alcuni requisiti al pari dell’ex Istituto delle Case popolari. Gli interessati, dunque, per capire se realmente soddisfano o meno i requisiti devono leggere attentamente il Bando del Comune di residenza o del Comune nel quale si intende fare domanda di assegnazione di una casa popolare.
Tra la documentazione da presentare ricordiamo
- la copia del documento di identità,
- la marca da bollo indicata dall’ente pubblico,
- l’ISEE-ERP (considera il reddito al netto IRPEF, gli emolumenti non imponibili, eventuali detrazioni dal reddito).
Una volta inviata la domanda occorrerà attendere la redazione della graduazione in base ai punteggi rilevati che sarà determinante per decidere chi otterrà l’abitazione. Ricordiamo che trascorsi i cinque anni, se non si è morosi e si rientra in una certa soglia reddituale sarà possibile acquistare la casa popolare partecipando ad un apposito Bando comunale.