Il Governo italiano ha deciso di stanziare un bonus da 3000 euro per alcune categorie: ecco cosa c’è da sapere e chi può richiederlo.
Il nuovo Esecutivo prova ad andare incontro ai cittadini che si trovano in difficoltà e questa volta ha deciso di stanziare un bonus da 3000 euro per aiutare alcune categorie: ecco chi può fare domanda e come inviarla.
Come in tantissimi sicuramente già sapranno, l’Emilia è stata vittima di un terribile alluvione, per giorni i cittadini hanno dovuto resistere a questa tremenda catastrofe, in tanti sono stati sfollati e chissà quando la situazione rientrerà del tutto ed i cittadini potranno ritornare alla normalità.
Il Nuovo Esecutivo il 23.05.2023 ha deciso di erogare un decreto per aiutare le persone dell’Emilia Romagna che si trovano in seria difficoltà. Tra gli aiuti vi è il bonus P.IVA di 3.000 euro. Tale aiuto sarà dato a coloro che lavorano e che possiedono una P.IVA e che a causa dell’alluvione hanno subito ingenti danni non riuscendo a lavorare.
Oltre a questo aiuto, vi è anche quello che sospende l’imposta relativa alle utenze. La misura in questione, risulta essere molto simile a quelle già erogate nel corso della pandemia da Nuovo Coronavirus. Dunque si tratta di una misura volta ad aiutare i cittadini che a causa dell’alluvione non hanno fatturato e che di conseguenza si trovano in forte difficoltà economica.
Per guardare la misura più da vicino, il bonus da 3.000 euro sarà dato ai collaboratori coordinati e che svolgono un’attività continuativa. I soggetti che risultano titolari ed hanno un rapporto di agenzia e rappresentanza di tipo commerciale.
Ma non solo, anche a coloro che lavorano in maniera autonoma oppure sono professionisti. Ed infine chi è titolare di impresa. L’importo stanziato dal Governo è pari a 298 milioni. In più bisogna essere residente oppure domiciliati nelle aree dov’è avvenuto il terribile evento oppure avere un’attività nei luoghi alluvionati.
Inoltre, la somma ricevuta è di 1.000 euro rispetto ad ogni mese in cui non è stato possibile svolgere il proprio lavoro fino a tre mesi. Di conseguenza, la misura al massimo può arrivare a 3.000 euro per coloro che posseggono una P. IVA.
È inoltre da considerare che la misura non è in proporzione al periodo di sospensione lavorativa. Ciò vuol dire che se durante lo scorso mese non vi è stata la possibilità di lavorare solamente per pochi giorni, la misura erogata sarà ugualmente di 1.000 euro. Insomma, una misura importante e che effettivamente può aiutare le persone colpite dall’emergenza.
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