Giorni di profondo dolore per una classe di studenti che ha dovuto dire addio a un compagno durante gli esami di maturità… proprio quando avrebbero dovuto festeggiare un traguardo importante per loro.
Durante le ultime settimane gli esami di stato sono stati al centro dell’attenzione mediatica, tra la selezione dei temi della prova e il lavoro svolto dagli studenti per concludere il loro percorso di studi.
Come avviene ogni anno la maturità fa anche da sfondo a storie di rivincita, donne e uomini che decidono di riprendere gli studi a prescindere dall’età e che vogliono raggiungere quel traguardo che in passato gli è stato negato.
Eppure, non sempre tutte le storie che si celano dietro la fine degli studi alla scuola superiore hanno un epilogo felice… così come avvenuto nel cuore di Asti.
Studente morto prima della maturità
Un epilogo infelice per un studente italiano, il sogno del traguardo degli studi e lo step successivo per continuare la propria vita a prescindere dagli anni di riferimento dello studente.
La maturità, quindi, rappresenta sempre la fine di un percorso e la conquista di un grande traguardo… o almeno così sarebbe dovuto essere anche per lo studente protagonista della storia che stiamo per raccontarvi. Lui, purtroppo, è arrivato vicino al sogno della maturità, così vicino da sfiorarla ma non di conseguirla. Una grave malattia ha posto la parola fine ad anni si sacrificio, rivincita e rivalsa per sé stesso.
Nonostante il dolore, però, i suoi compagni di classe hanno deciso di compiere un gesto davvero importante affinché il suo lavoro non rimanesse vano.
“Glielo abbiamo promesso”
Aveva 56 anni lo studente di Asti che aveva deciso di tornare a scuola per completare il percorso di studi interrotto quando era ragazzo, un sogno nel cassetto che la malattia non ha reso semplice per lui. Aveva lottato con tutte le sue forze, e gli esami di maturità rappresentavano per lui molto più che un traguardo… ma la malattia ha avuto la meglio su di lui.
I compagni di classe dell’Istituto Penna di Asti, però, non si sono arresi e hanno fatto il modo che il grande lavoro che il cinquantaseienne aveva fatto venisse esposto alla commissione esterna della scuola superiore. Infatti, a sostenere gli esami al suo posto sono stati proprio i compagni di classe, così come ha raccontato La Stampa. Infine, hanno avuto modo di ricordare così quell’uomo che ama così tanto la vita da non arrendersi: “Glielo abbiamo promesso alla veglia funebre e ora siamo qua per mantenere la parola data“. Una delle insegnanti, invece, ha rivelato: “Aveva avuto la malattia, sembrava essere andata via ma è tornata per portarlo via con sé“.