Novità in arrivo per l’Assegno unico relativo al mese di giugno 2023. La quota versata sul conto corrente non sarà la stessa dei mesi precedenti.
La misura dell’Assegno unico e universale è stata accolta in modo positivo nel 2022, trattandosi di un vero e proprio sostegno arrivato per numerose famiglie italiane ma esteso a tutti i nuclei con minori a carico.
Nel corso degli ultimi mesi non sono cambiati cambiamenti in relazione all’assegnazione dell’incentivo economico in questione, con annessi ritardi e anche riformulazione automatico della somma destinata a ogni minore.
Non a caso, proprio in questi ultimi giorni è stato lanciato un nuovo annuncio in tal senso, e l’accredito previsto per il prossimo mese proprio a giugno potrebbe subito un ricalcolo.
Ebbene sì, come annunciato precedentemente, sono stati annunciati nuovi cambiamenti in arrivo per la misura dell’Assegno unico e universale previsto per i nuclei con minori a carico.
Ricordiamo che si tratta di una mostra economica che ha unito insieme diversi incentivi economici che negli anni potevano essere richiesti, invece, singolarmente. Un esempio pratico per capire quando stiamo dicendo è rappresentato dal Bonus nascita che un tempo era previsto in un’unica soluzione, accorpato adesso all’assegno in questione.
L’assegno può essere richiesto già dal settimo mese di gestazione per la donna, ma anche non appena la richiesta di adozione per un minore viene approvata. Inoltre, è doveroso chiarire che viene concesso a tutti i nuclei familiari in Italia, ma il totale dell’assegno viene determinato dal reddito che di anno in anno viene dichiarato attraverso la Dichiarazione dei Redditi e modello Isee.
A ogni modo, in questi ultimi giorni è stato anche annunciato un ricalcolo dell’assegno, motivo per cui prima ancora che il mese di giugno finisca saranno annunciati eclatanti cambiamenti.
Il mese di giugno 2023, dunque, subirà dei cambiamenti per tutte le famiglie italiane. Al momento non è ben chiaro di cosa si tratta nello specifico, ma molte famiglie potrebbero veder scendere l’apporto del loro contributo diretto ai figli già da questo mese.
Quanto detto, infatti, verrà determinato dall’ammontare del reddito segnalato proprio in questo mese molto delicato per tutti gli italiani, i quali sono chiamati a presentare la dovuta documentazione per accertare quanto avvenuto durante l’ultimo anno e che andrà a determinare anche il 2024. Un esempio, infatti, in questo caso è proprio l’Assegno unico e universale.
Inoltre, secondo quanto reso noto dagli organi di stampa, numerose famiglie già dal 20 giugno avranno visto scendere l’incentivo economico diretto i figli da circa 200 euro a 15o per figlio. In caso di un possibile errore, dunque, è sempre bene fare riferimento agli sportelli Inps e chiedere eventuali chiarimenti sulla propria posizione.
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