L’Italia non ha mai affrontato adeguatamente la Questione Meridionale. Ma ora arriva una buona notizia: il Bonus Mezzogiorno. Tutto quello che c’è da sapere sulla misura economica.
Arriva una buona notizia per il Sud. Per colmare l’atavico gap tra la parte settentrionale del Paese e quella meridionale, è stato infatti stanziato il cosiddetto Bonus Mezzogiorno. Le domande per l’adesione partiranno a breve. Ecco chi può ottenerlo e come avere questo importante sussidio in un momento delicato dell’economia nazionale.
Il nostro Paese, infatti, non ha mai superato la cosiddetta Questione Meridionale. Continuano a esserci enormi disparità tra Nord e Sud. Se il Settentrione, pur al netto dei problemi puramente italiani, riesce infatti a far girare la propria economia, il Meridione annaspa. E questo nonostante le sue enormi potenzialità.
La pandemia da Covid-19 e oggi la crisi economica che stiamo vivendo non ha fatto altro che acuire queste differenze. Non è un caso, peraltro, che la gran parte dei percettori del Reddito di cittadinanza (in fase di cancellazione da parte del Governo) siano localizzati proprio al Sud. Il Governo di centrodestra presieduto da Giorgia Meloni aveva dichiarato di voler abbandonare la politica dei bonus. Ma, forse persuaso dalla difficile situazione economica che vive il Paese, ha deciso di rivedere, almeno in parte, la linea. Ecco, quindi, il Bonus Mezzogiorno e chi può usufruirne.
Il Bonus Mezzogiorno: tutto quello che c’è da sapere
L’avviso è stato dato proprio in questi giorni dall’Agenzia delle Entrate, che gestirà la procedura. Da giovedì 8 giugno e fino al 31 dicembre 2023 sarà possibile presentare il modulo per ottenere il Bonus Mezzogiorno. Questo incentivo è destinato alle imprese che acquisiscono macchinari, impianti, attrezzature per strutture produttive, anche con la formula del leasing finanziario.
Come si evince dal nome della misura, il bonus è destinato solo ad alcune regioni, ad alcuni territori e ad alcune aree: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nelle zone assistite della regione Abruzzo, nelle ZES e nelle ZLS. Per le zone interessate il credito d’imposta è attribuito nella misura massima d’aiuto consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027. Per le piccole imprese l’attribuzione sarà del 45%, per le medie del 35% e per le grandi realtà imprenditoriali del 25%. In Abruzzo, invece, l’importo massimo è pari al 30% per le piccole imprese, al 20% per le medie e al 10% per le grandi.
Gli investimenti dovranno essere effettuati dall’1 gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, mentre il termine per presentare modello è il 31 dicembre 2024. Si potrà presentare tutto tramite il software “CIM23”, che è disponibile proprio sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Per gli acquisti effettuati invece dal 2016 al 31 dicembre 2022 vale ancora il vecchio modello, che dovrà essere inviato all’Agenzia delle Entrate entro il 31 dicembre 2023.