Quella a cui si sta assistendo è una vera e propria pandemia, lo streptococco infatti sta facendo registrare un aumento di casi davvero esponenziale. Ecco quali sono i sintomi da riconoscere tempestivamente e soprattutto quali sono le cure.
A partire da gennaio di quest’anno si sta assistendo ad una vera e propria pandemia da streptococco. Si tratta, in particolare, di un batterio che solitamente tende a circolare da dicembre ad aprile, ma ancora adesso in piena estate continua ad aumentare il numero di contagiati e il fenomeno sembra non arrestarsi.
Gli esperti stanno lanciando l’allarme e difatti sottolineano l’importanza di conoscere i sintomi che rivelano la presenza del batterio in esame. Soltanto in questo modo a conti fatti è possibile attuare delle cure efficaci. Di seguito andremo ad approfondire insieme la questione relativa a questa vera e propria pandemia che sta riguardando soprattutto i bambini.
Lo streptococco beta emolitico di gruppo A solitamente è un batterio che tende a circolare durante il mese di dicembre fino ad aprile. Quest’anno però si sta assistendo ad una situazione davvero allarmante dal momento che i contagi non accennano a diminuire.
Stando a quanto rivelano gli esperti il motivo di questo fenomeno è da ricercare nel Covid. In particolare le restrizioni hanno finito per indebolire le persone, rendendole più vulnerabili a virus e batteri. Ad ogni modo, può essere utile sapere che il batterio in questione è in grado di provocare faringo tonsilliti, meningite, otiti, polmoniti. Si tratta di disturbi che possono causare diversi sintomi tra cui mal di gola forte, palato infiammato, tonsille ingrossate e infine febbre alta. A tal proposito, può essere interessante sapere che può capitare anche che l’infezione da streptococco possa comparire senza febbre o comunque bassa.
Le cure in questo senso hanno lo scopo di prevenire eventuali complicazioni. Alla luce di ciò, gli esperti hanno anche voluto porre l’accento su alcune pratiche estremamente sconsigliate. In particolare, sottolineano che è assolutamente da evitare lasciarsi andare al fai da te eseguendo tamponi faringei o ricorrendo a terapie antibiotiche senza specifica prescrizione medica.
I pediatri stanno sottolineando l’importanza di eseguire il tampone solamente in presenza di sintomi ben precisi e soprattutto soltanto sotto consiglio medico. Oltre a ciò, anche in presenza di tampone positivo non è sempre necessaria una terapia antibiotica.
Ad ogni modo, non resta che continuare a monitorare la situazione auspicando in una battuta d’arresto del fenomeno. Oltre a ciò, bisogna sottolineare l’importanza di attenersi il più possibile alle indicazioni fornite dagli esperti. In caso contrario, infatti, si finisce per creare situazioni d’emergenza dovute alla carenza di medicinali che invece potrebbero rivelarsi utili per i pazienti che ne hanno realmente bisogno.
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