Il Principe Harry ha perso il suo ricorso contro il tribunale che già una volta aveva bollato le sue pretese come inaccettabili: è una nuova umiliazione.
Gli eventi a cui fa riferimento l’ultimo procedimento legale in cui il Principe Harry è stato coinvolto risalgono all’epoca del Giubileo di Platino della Regina Elisabetta, celebrato nel 2022, un momento della storia inglese che sembra ormai lontanissimo.
I Sussex erano stati invitati al Giubileo e, anche per fornire materiale alla loro chiacchieratissima serie Netflix, hanno accettato di partecipare e di ritornare quindi in Inghilterra per l’occasione. Se il ritorno in Inghilterra sembra essere stato organizzato con una certa facilità, la sicurezza della famiglia su suolo inglese è stata una gatta da pelare.
A quanto pare, infatti, Harry e Meghan temevano dei veri e propri attacchi alla loro persona. Non si sentivano sicuri nel Paese in cui, appena una manciata di anni prima, erano letteralmente adorati dalla folla. Purtroppo, la gestione della sicurezza è stata portata avanti davvero molto male da parte di Harry, che oggi ne paga lo scotto.
Harry contro la Polizia Britannica
Nel momento in cui hanno lasciato ufficialmente la Famiglia Reale, Harry e Meghan hanno perso il diritto alla scorta armata gratuita. Questa scorta viene assicurata ai membri della Famiglia Reale Britannica da tutti i Paesi membri del Commonwealth delle Nazioni. In pratica, prima di trasferirsi in Canada, Harry e Meghan venivano scortati a spese dello Stato. Ma, nel momento in cui la loro uscita dalla Famiglia Reale è stata ufficializzata, il Canada ha fatto sapere che i cittadini non avrebbero più pagato un soldo per la sicurezza dei Sussex.
A quel punto Harry e Meghan si sono trasferiti negli States e hanno cominciato a pagare di tasca propria delle guardie del corpo private. Tornando nel Regno Unito Harry sperava di poter essere protetto dalla Polizia Britannica. Dopotutto restava pur sempre il nipote della Regina. Ma le cose non sono andate così.
Dopo aver capito che la Polizia non lo avrebbe protetto a titolo gratuito, Harry ha proposto allora di pagare di tasca propria un certo numero di poliziotti affinché svolgessero mansioni da guardie del corpo personali. Non solo per lui ma anche per Meghan e i due bambini. La Polizia britannica e l’Alta Corte si sono rifiutati categoricamente.
“La polizia non è a pagamento. Una persona ricca non dovrebbe essere in grado di comprare servizi speciali da parte da poliziotti in servizio perché sarebbe assolutamente contro l’interesse pubblico”. Questo si legge nella prima sentenza del 2022. Harry ha però deciso di ricorrere in appello.
Il Principe ha quindi cominciato un altro procedimento legale per chiedere all’Alta Corte di rivedere la sua decisione. È proprio di questi giorni la notizia che il ricorso del Principe Harry è stato seccamente rifiutato. In futuro, ogni volta che vorrà tornare in Patria, dovrà pagare guardie del corpo private per non sottrarre i poliziotti in servizio ai loro obblighi verso lo Stato.