Un nuovo pericolo sta mettendo in serio rischio il funzionamento di defibrillatori e pacemaker. E’ allerta anche in Italia: che cosa succede.
Defibrillatori e pacemaker possono essere essenziali per la vita di alcuni cittadini, visto che controllano il normale lavoro del cuore negli individui malati. Adesso però un nuovo pericolo potrebbe compromettere il loro regolare funzionamento. In queste ore è spuntata la terribile allerta anche in Italia. Scopriamo cosa sta succedendo e quali possono essere gli eventuali rischi.
Nell’era tecnologica sono diversi i pericoli per i cittadini che sono costantemente sotto pressione a causa di alcuni attacchi hacker. C’è da dire però che la situazione è diventata molto più pericolosa visto che adesso ad essere presi di mira dai cyber-criminali non sono più solamente computer e smartphone, ma anche dispositivi essenziali per la salute. Infatti sono in deciso aumento gli attacchi a dispositivi per controllare il diabete, ma soprattutto a pacemaker e defibrillatori. In queste ore sono spuntati i numeri degli ultimi cinque anni.
Secondo gli ultimi report sarebbero ben 150 gli attacchi nei confronti di pacemaker e defibrillatori negli ultimi 5 anni. Un dato a dir poco allarmante e per migliorare la sicurezza di questi dispositivi è nato il C4h – Cyber4Health. A dare alla luce questa piattaforma online per la sicurezza informatica dei dispositivi medici ci ha pensato una collaborazione tra l’Università di Roma Tor Vergata e il Centro di Competenza Cyber 4.0. Scopriamo come questa piattaforma potrebbe mettere al sicuro i cittadini.
Pericolo defibrillatori e pacemaker, nasce il Cyber4Health: come funziona
A spiegare il funzionamento del Cyber4Health ci ha pensato Francesca Nanni, dell’Università Tor Vergata. La dottoressa ha spiegato che questi attacchi non sono più fantascienza, anzi negli ultimi cinque anni se ne sono verificarti tra le 150 ed le 200 volte. L’obiettivo degli hacker, spesso, è quello di estorcere denaro alle aziende produttrici. Ma nel mondo hanno fatto scalpore diversi attacchi ai danni di diplomatici, colpiti probabilmente da alcune interferenze elettromagnetiche.
Inoltre sono sempre di più anche gli attacchi subiti dalle strutture ospedaliere o dal sistema sanitario nazionale. La proiezione dei prossimi anni però è a dir poco preoccupante, visto che potrebbero aumentare la quantità di attacchi e la loro pericolosità, visto che potrebbero essere presi di mira anche neuro-stimolatori, pacemaker, pompe di insulina e defibrillatori con conseguenze non solo sulla salute ma anche sulla privacy del paziente. Quindi il tema della sicurezza cyber-fisica diventa importante anche per produttori, ospedali e pazienti.
La nuova piattaforma Cyber4Health è quindi in grado di raccogliere i dati sui dispositivi esistenti, fornendo in tempo reale il numero delle vulnerabilità dei dispositivi medici e degli attacchi informatici rilevati. Inoltre la stessa piattaforma darà un voto alla pericolosità di tale attacco informatico. Così facendo viene tesa una mano anche alle industrie produttrici di pacemaker e defibrillatori, che finalmente potranno lavorare senza preoccupazioni su questi strumenti fondamentali per la salute.