L’INPS sta per erogare un bonifico mensile del valore di 272 euro. Scopriamo a chi è indirizzato e se spetta anche a te.
A partire da marzo 2022 è stato introdotto l’Assegno unico e universale per figli a carico. Dunque, da più di un anno, le famiglie italiane, che hanno figli di un’età non superiore a 21 anni possono percepire un importo mensile commisurato alla loro condizione reddituale.
Una volta presentata la domanda di assegno unico, l’unica cosa che dovrà fare il cittadino sarà rinnovare l’indicatore ISEE per essere certo di ricevere l’importo che gli spetta. In mancanza di rinnovo dell’ISEE, la famiglia riceverà la quota minima, ovvero €50.
Molte famiglie questo mese ancora non hanno percepito l’Assegno unico universale. Nei mesi precedenti l’INPS aveva effettuato l’erogazione tra il giorno 15 e il 24. Che cosa sta accadendo? Per quale motivo l’INPS non eroga l’assegno unico ad alcune famiglie?
Bonifico dall’INPS con 272 euro: ottime notizie per i cittadini
Finora l’INPS ha pagato l’assegno unico tra il 15 e il 24 del mese, ma a maggio 2023 alcune famiglie ancora non hanno ricevuto l’importo. L’istituto previdenziale ha chiarito la situazione segnalando che questo ritardo nei pagamenti, per molte famiglie, si trasformerà in un autentico vantaggio.
Le famiglie che pur avendone diritto non hanno ricevuto l’Assegno unico a maggio sono circa 500.000. Ma, per fortuna, l’INPS ha provveduto immediatamente a rassicurare i cittadini che, presto, torneranno a ricevere l’importo che spetta loro.
A quanto pare, per alcuni è previsto addirittura un importo aggiuntivo legato ad un ricalcolo d’ufficio effettuato dall’istituto previdenziale, che è anche la causa del ritardo dei pagamenti. In sostanza, molte famiglie riceveranno 270 euro in più. Purtroppo, ci sono anche brutte notizie per altre famiglie che, a fronte del ricalcolo, riceveranno delle trattenute sull’assegno.
Tutto ciò è stato chiarito dall’INPS nel messaggio numero 1947, pubblicato sul sito ufficiale il giorno 26 maggio 2023. Alcune famiglie riceveranno €272 di media in più per effetto di un conguaglio a credito rispetto alle erogazioni dei mesi precedenti. Insomma, una buonissima notizia per alcune famiglie.
Per altre famiglie, invece, si parla di una restituzione di circa 41€, per avere ricevuto importi più alti di quanto gli spettasse realmente. Quest’ultima categoria di famiglia dovranno restituire i soldi e avranno la possibilità di accedere ad una rateizzazione. Di fatto, in base a quanto stabilito dal regolamento, non è possibile trattenere una misura superiore a un quinto dell’importo totale dell’assegno percepito mensilmente.