È meglio scaricare o drenare l’acqua dello scaldabagno? Poche e semplici regole per allungare la vita di questo elettrodomestico indispensabile.
Gli scaldabagni sono un apparecchio essenziale nelle case. Grazie alla loro resistenza riescono a fornire una costante quantità di acqua calda che permette di farsi la doccia, pulire e cucinare. C’è stato un tempo in cui l’acqua veniva scaldata sul fuoco, ma oggi l’acqua calda sanitaria all’interno delle abitazioni è un bene essenziale.
Tuttavia, come qualsiasi altro elettrodomestico, anche gli scaldabagni hanno bisogno di una costante manutenzione, che gli consente non solo un corretto funzionamento dello scaldabagno ma anche un prolungamento di resistenza e vita.
Tra le tante accortezze da prendere in considerazione, c’è un’attività di manutenzione da svolgere con una certa regolarità: scaricare regolarmente lo scaldabagno, impedendo così l’accumulo di calcare che può corrodere le guarnizioni e ridurre l’efficienza dell’elettrodomestico. Ecco, a tal proposito: ti sei mai chiesto se sia meglio scaricare o drenare l’acqua ‘in eccesso’? Scopriamolo insieme e vediamo come si esegue una corretta manutenzione.
All’interno degli scaldabagni si possono accumulare dei sedimenti a causa della presenza di minerali contenuti nell’acqua, che possono provocare l’insorgenza di molteplici problemi come: una ridotta efficienza, la corrosione dei componenti, fino a delle vere e proprie perdite d’acqua.
Per rimuovere l’accumulo di sedimenti è opportuno procedere con il lavaggio e lo scarico dell’acqua contenuta nello scaldabagno. Si tratta, dunque, di una manutenzione piuttosto semplice da eseguire che non richiede l’intervento di un idraulico, ma che permette di ottenere importanti benefici.
Come capire che è il momento di effettuare la manutenzione dello scaldabagno? I segnali che ci permettono di capire che è il momento di scaricare o sciacquare lo scaldabagno comprendono:
Insomma, tra lo scarico e il drenaggio dell’acqua dallo scaldabagno non c’è alcuna differenza, perché in entrambi i casi si riesce a migliorare l’efficienza dell’elettrodomestico. La scelta del metodo migliore dipende da diversi aspetti, come l’età dell’elettrodomestico o il tipo di scaldabagno.
Se si opta per lo scarico si sceglie la strada più veloce, che permette di rimuovere i sedimenti che si sono accumulati sul fondo del serbatoio. Se, invece, si preferisce il lavaggio si sta optando per un processo più accurato che elimina proprio tutti i sedimenti accumulati nel serbatoio.
La pulizia è consigliata quando l’accumulo di sedimenti all’interno della vasca è significativo o quando lo scaldabagno non viene pulito da un bel po’ di tempo. In ogni caso, si consiglia di effettuare almeno una volta all’anno lo scarico dello scaldabagno, come manutenzione minima. Tuttavia, le persone che vivono in una zona dove l’acqua è particolarmente calcarea o ricca di minerali dovrebbero effettuare il risciacquo con una maggiore frequenza, per prevenire l’accumulo di sedimenti che compromettono le funzioni dello scaldabagno.
Per effettuare il lavaggio è opportuno seguire le istruzioni riportate sul libretto dello scaldabagno. Qui è possibile conoscere anche le precauzioni di sicurezza da adottare durante l’operazione di lavaggio o di scarico dello scaldabagno.
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