Il desiderio di viaggiare oggi è più forte che mai, nonostante le difficoltà economiche e l’inflazione che hanno determinato delle maggiorazioni molto importanti.
Dopo la pandemia e gli anni in cui viaggiare era un sogno o comunque una possibilità limitata a spostamenti in aree vicine del territorio è arrivata la guerra e poi l’inflazione. Un colpo dietro l’altro per coloro che amano scoprire posti nuovi e che quindi hanno dovuto fare i conti con limitazioni, prima territoriali e poi dettate dai costi.
Quindi le abitudini sono cambiate, gli italiani infatti non hanno smesso di viaggiare hanno semplicemente trasformato il modo in cui lo facevano per poterlo fare nonostante tutto ciò che sta accadendo.
Viaggiare ai tempi dell’inflazione: come fanno gli italiani
Nel 2023 i viaggi sono in netta ripresa, nonostante i costi talvolta eccessivi, in particolare per i voli aerei i cui prezzi sono alle stelle. Viaggiare sembra essere diventato un lusso dopo anni in cui le low cost, le offerte last minute e i pacchetti scontati ci avevano fatto sognare, avevano aperto le porte ad un mondo senza fine dove tutti potevano andare in vacanza, anche più volte in un anno, senza spendere un capitale.
Una ricerca condotta da Smart Travellers ha evidenziato però che nonostante questa situazione economica pesante e i costi in aumento, i viaggiatori non si fermano e hanno semplicemente variato le loro abitudini pur di non rinunciare alla vacanza. Secondo l’indagine il budget per i viaggi è lo stesso, il problema è che a parità di cifra non si può ottenere lo stesso risultato.
Così ci sono novità che permettono di sfruttare comunque la possibilità di una bella vacanza: gli italiani ora prediligono la bassa stagione oppure riducono il numero di notti. Queste sono le due grandi sfide, da un lato coloro che hanno scelto di fare una vacanza lunga ma in un periodo fuori stagione quindi quando i prezzi per l’Italia ma anche per l’estero sono bassi, altri che invece preferiscono o devono mantenere la stagionalità ad esempio per le ferie estive e quindi per non rinunciare la vacanza la fanno breve.
Anche le alternative per spostarsi sono cambiate, si cerca di andare in gruppo per dividere le spese, si scelgono modalità differenti all’aereo se i costi non sono possibili e c’è una vera riscoperta del treno non solo per offerte e sconti che rendono i biglietti più appetibili economicamente ma anche per ciò che riguarda l’ambiente.
Ovviamente tutti puntano sempre al buon rapporto qualità-prezzo ma si evidenzia un buon 46% che ora studia la posizione strategica dove soggiornare invece di scegliere direttamente l’hotel al centro città. Piccole attenzioni che fanno la differenza e che permettono di non rinunciare alla vacanza anche se i costi continuano a lievitare.