Gli scienziati hanno scoperto qualcosa di incredibile. Questo batterio potrebbe riempirci il portafoglio: ecco in cosa consiste
La scienza progredisce giorno dopo giorno e, grazie agli studi di esperti e medici in tutto il mondo, oggi sono curabili malattie che fino a pochi anni fa erano letali. Si pensi all’AIDS, di cui in questi giorni si parla tanto soprattutto in seguito all’ammissione di sieropositività di Elena Di Cioccio, ex giornalista de Le Iene: se nei primi anni Duemila la prognosi era tremenda, oggi con una sola pastiglia al giorno si può vivere normalmente. I medici, in questi giorni, hanno scoperto un batterio che può renderci tutti ricchi: ecco di cosa si tratta.
Quando si parla di virus e batteri, li si vede sempre in modo negativo come portatori di malattie. In realtà, ce ne sono anche di buoni e nel nostro corpo ce ne sono migliaia che sono fondamentali per la nostra salute e per lo svolgimento delle funzioni vitali. Questo che è stato scoperto di recente ha una capacità che ha lasciato a bocca aperta tutti i ricercatori: produce delle pepite d’oro in modo naturale.
Il batterio che produce l’oro autonomamente: ecco di cosa si tratta
Lo studio sulla base del quale scriviamo questo articolo è stato pubblicato su Nature ed è stato svolto da un team internazionale, che si è riunito presso l’American Society for Microbiology. Le ricerche sono state svolte in piena sterilità ed hanno dimostrato che esiste un batterio, il Cupriavidus Metallidurans, in grado di formare dei biominerali d’oro.
Questo batterio è stato individuato per la prima volta nel 2009 da Frank Reith, un geomicrobiologo che con il suo team stava confrontando diverse serie di microrganismi e ceppi batterici, che avevano in comune la capacità di resistere anche in ambienti estremi. Questo battere si è mostrato in grado di proliferare durante i processi di decantazione dello zinco: durante la proliferazione, produceva delle minuscole pepite d’oro.
Il batterio protagonista di questa incredibile vicenda viene prodotto defecando poiché, per sopravvivere, si nutre di componenti naturali ricchi di metalli pesanti. Questi creano quindi degli ioni di rame che innescano il processo chimico: attraverso tali trasformazioni, ciò che viene mangiato diventa uno scarto da espellere. Lo scarto di cui stiamo parlando è l’oro: questo viene rilasciato nell’ambiente in cui vive questo batterio e, data la sua capacità incredibile, gli scienziati stanno già cercando di capire come si possa imitare questo processo.