Menopausa maschile: i sintomi che non devi trascurare e cosa fare subito

Menopausa maschile esiste, non è una fantasia: anche gli uomini raggiungono il culmine delle “vecchiaia sessuale”, ecco come e perché!

Non solo le donne, l’avanzamento dell’età affligge tutti, maschietti compresi: la menopausa è anche maschile, arriva pure per chi produce spermatozoi! Ebbene, questa notizia non è poi così sconvolgente, ma chiara per pochi. Quando si parla di femminilità si ha molta confusione in merito alla maturazione sessuale, ma questa non è una condizione di genere, bensì di corpo umano. Quindi, vale lo stesso per gli uomini. Infatti, per entrambi si parla di orologio biologico. I sintomi sono evidenti, ed il trattamento della questione non è poi così semplice come previsto. Se le donne sono abituate a fare analisi su analisi, chissà se gli uomini saranno in grado di far lo stesso! Ecco cosa è necessario sapere, ne va della salute di ognuno.

Ma non sono solo le donne che raggiunte una certa età non possono più regalare bambini al mondo? Ricordiamo sempre che i figli si fanno in due, sia per responsabilità che per quanto concerne l’atto di creazione in sé. Che sia naturale o in vetro non importa, l’incontro tra ovulo e spermatozoo vincente deve essere sano e reattivo da entrambe le parti. Dove si può andare se le cellule riproduttive maschili sono così lente da risultare dormienti?

In sostanza ci si domanda cosa sia la menopausa maschile, soprattutto se si possa prevenire. Se sei un maschietto che sta leggendo e desidera conservare fino alla vecchiaia la propria “virilità”, sappi che non c’entra l’essere uomo, ma significa riconoscere il livello di maturazione sessuale.

Menopausa maschile, sintomi allarmanti e trattamento

La menopausa maschile è simile a quella femminile, ma non del tutto. Se nella donna c’è il calo del progesterone che è poi l’ormone che determina il circolo del ciclo mestruale, per l’uomo c’è un consistente abbassamento del testosterone. Non c’è produzione di ormoni maschili da parte dei testicoli, ma non è un processo standardizzato. Se le donne raggiungono la maturità sessuale in tappe precise, anche qui gli uomini ci mettono più tempo, o almeno…dipende da ogni singolo individuo quanto dura!

In sostanza, non si tratta di una tappa standardizzata come nel caso delle donne. L’andropausa arriva naturalmente, ma in maniera differente per ciascuno. E’ più un processo. La donne non possono più fare figli, primo sintomo che candisce tutto è che viene meno il ciclo mestruale, e gli uomini? Per loro è un processo che può durare mesi, anni, persino decenni! Gradualmente perdono la facoltà di produrre in grandi quantità testosterone a partire dai 30-40 anni, iniziando proprio con una riduzione dello 0,8% , poi dell’1% e così via. Quali sono i sintomi più evidenti?

Oltre al calo del desiderio sessuale subentrano alte sintomatiche come la riduzione delle erezioni mattutine, questo forse colpisce la virilità? Niente di tutto ciò ha a che vedere con l’essere uomo o meno, stessa cosa per le donne. Non si è al mondo solo per mettere su famiglia. Quindi, quando viene meno il testosterone va bene anche che ci sia questo cambiamento alla nuova fase di vita. C’è difficoltà a concentrarsi, meno prestanza muscolare, e persino può accadere di essere più irritabili. Banalmente ci si domanda se tutto questo possa essere prevenuto?

Ebbene, trattandosi di una fase di vita comune e naturale, non proprio, ma se ne possono contenere gli effetti. Quindi, se si vuole mantenere attivi gli ormoni sessuali, bisogna avere corpo e mente sani. Cioè condurre uno stile di vita equilibrato. Non fumare, poiché il fumo favorisce l’invecchiamento del corpo umano sotto tutti i punti di vista, ridurre alcol e stress. Favorire condizioni di benessere emotivo, ed infine fare attenzione a ipertensione, malattie cardiache e diabete.