Il film intitolato “L’incredibile storia dell’Isola delle Rose” è uscito nel 2020 riscuotendo un notevole successo. La pellicola è ispirata a una storia vera, accaduta proprio nel nostro paese.
Quasi tre anni fa è uscito il film “L’incredibile storia dell’Isola delle Rose”. Diretto da Sydney Sibilia e con protagonisti Elio Germano e Matilda De Angelis, racconta la storia della micronazione realizzata dall’ingegnere Giorgio Rosa nel lontano 1968. Il film è stato girato tra Valle d’Aosta, Bologna, Riccione, Rimini, Roma, Anzio e Malta ed è stato distribuito da Netflix: in poco tempo si è guadagnato un notevole successo, nonostante i pareri contrastanti. Vediamo, insieme, qual è la vera storia che si nasconde dietro alla pellicola.
Giorgio Rosa (interpretato nel film dall’attore Elio Germano) non è un personaggio di finzione. L’ingegnere nacque nel 1925 e ci ha lasciati non molti anni fa, nel 2017, due anni prima della scomparsa di sua moglie, Gabriella Chierici (Matilda De Angelis), con la quale si è sposato nel 1960 e ha avuto un figlio di nome Lorenzo. L’avventura di Rosa ha avuto inizio una volta conseguita la laurea in ingegneria meccanica a Bologna. Era il 1950 quando l’ingegnere ha iniziato a fantasticare sull’idea di poter creare un’isola tutta sua.
All’epoca il rapporto tra Rosa e la donna dei suoi sogni non era dei migliori. Avevano già provato ad avere una relazione che, tuttavia, era terminata. Nonostante i tentativi dell’ingegnere, la Chierici non ne voleva sapere di tornare insieme a lui. Lo considerava poco maturo ed era convinta che non fosse in grado di conformarsi alla società. E non aveva nemmeno tutti i torti: Rosa, infatti, aveva provato a condurre una vita “regolare”, ma ogni tentativo si era rivelato un fallimento.
Isola delle Rose, la vera storia di Giorgio Rosa e del suo progetto
Alla fine degli anni ’50 Rosa ha cominciato ad ideare la sua isola personale. I lavori di costruzione della piattaforma artificiale di 400 metri quadri si sono conclusi solamente nel 1967. “L’incredibile storia dell’Isola delle Rose” racconta proprio l’impresa dell’eccentrico ingegnere, intenzionato a dare forma ad un mondo tutto suo. La Repubblica Esperantista dell’Isola delle Rose è stata costruita al largo tra Rimini e Bellaria, nel mare Atlantico, a 500 metri dalla costa, ovvero al di fuori delle acque territoriali italiane.
Nel 1968 l’Isola delle Rose si è autoproclamata Stato indipendente. La micronazione aveva l’obiettivo di fornire un’alternativa davanti alla scissione tra Stati Uniti e Russia e le rispettive visioni del mondo in chiave capitalista e comunista. Il progetto di Rosa prendeva ispirazione da movimenti anarchici e libertari, partendo da un modello dannunziano. L’Isola delle Rose aveva una lingua tutta sua, l’esperanto, ed era dotata di una moneta e un governo propri, oltre ad un’emissione postale.
L’unica cosa che le mancava era un riconoscimento formale come nazione a tutti gli effetti. Purtroppo, l’isola costruita da Rosa ha dovuto fare i conti con il governo italiano, piuttosto reticente nei suoi confronti. L’ingegnere ha provato a rivolgersi all’ONU, senza tuttavia riuscire ad ottenere alcun risultato. In seguito alla sua costruzione, la micronazione è stata occupata dalle forze di polizia dell’Italia ed è stata sottoposta a blocco navale. Infine, nel 1969 è stata demolita.