Scoperta in Italia che lascia senza parole: la culla dell’umanità ha ancora troppi segreti da scoprire, si fa chiarezza su mistero inedito!
Sapremo mai da dove proviene l’uomo e soprattutto se l’intera civiltà abbia uno scopo? La verità è sepolta sotto macigni di segreti che sostengono le odierne città moderne. L’archeologia è una delle scienze che esplora le origini del tutto, come si è evoluta la storia, e fino a che punto si è arrivati. L’ultima scoperta studiata in Italia mette in luce una situazione del tutto inedita ed inaspettata. Soprattutto si ragiona sull’ennesimo mistero da svelare.
Come abbiamo già accennato, sono gli archeologi gli studiosi e specialisti che comunemente esplorano le tombe dei Faraoni e i geroglifici più antichi della storia, ma non sono i soli. Paleontologi, geologi ed antropologi sono altri professionisti de settore che collaborano insieme ad essi, senza dimenticare le ipotesi e l’oggettività degli storici. Gli ultimi studi hanno fatto luce su una civiltà antichissima.
Forse molti nemmeno la conoscono, poiché le ricerche sulla sua storia sono già iniziate da un pezzo, ma non hanno raggiunto il risultato che è venuto alla luce oggi. La comunità scientifica si lega attorno alla questione, e trova una nuova teorizzazione.
Scoperta in Italia, gli studiosi non stanno più nella pelle!
Quali sono le caratteristiche delle civiltà del passato? Inoltre, sono davvero non evolute come pensiamo oggi? E’ l’uomo contemporaneo ad aver raggiunto il picco del progresso fatto di scienza e cultura, oppure si tratta solamente di una concezione volgarmente diffusa, ma non assolutamente comprovata. Più volte si è rimasti sorpresi da cosa gli uomini antichi riuscivano a fare semplicemente osservando le stelle e studiando gli astri. Così, oggi si fa chiarezza su un mistero antichissimo.
I resti di cui stiamo parlando sono di un’antica civiltà, quella che attualmente dovrebbe risiedere in Spagna. Il Bel Paese è sempre stato legato a quest’ultimo, dato che per cultura e storia si sono spesso incrociati. La campagna di scavi avviata nella zona di Tartesso, tra la Sardegna e la Liguria, ha ottenuto il massimo successo, proprio grazie al rinvenimento di statue risalenti al V-IV secolo a.C. cioè prima della venuta di Cristo, e di cui si sa molto poco.
Si parla di un popolo tartessico, cioè quello che in Spagna meridionale parlava in epoca pre-romana proprio questo linguaggio. Il Tartessico è una lingua estinta, e non ha legami con le lingue indoeuropee e l’iberico. Le statue in questione potrebbero avere 2.500 anni, risalenti proprio alla popolazione che avrebbe poi vissuto in Spagna a partire dal 1300 a.C. Tutto questo però fino all’arrivo dei Cartaginesi che li scacciarono via, dando origine a lotte sanguinarie.
Le notizie annesse a queste statue sono molto poche, ma al momento incarnano la testimonianza dell’esistenza di questa civiltà nello scavo di Casas del Turuñuelo nella provincia di Badajoz, in Spagna. Potrebbero essere le prime raffigurazioni umane del popolo tartessico, nel sito è stata ritrovata una zona in cui si realizzavano sacrifici, soprattutto di animali come i cavalli.
