Le notizie riguardo il riscaldamento globale sono sempre più allarmanti: gli ultimi dati sulle temperature lo confermano e le previsioni meteo per il 2023 non sono per nulla rassicuranti.
Negli ultimi anni si è cominciato a parlare in maniera sempre più insistente e precisa di riscaldamento globale, delle sue cause ma soprattutto degli effetti di questo fenomeno sulle variazioni di temperatura rispetto alle medie stagionali.
Purtroppo la Primavera del 2023, appena cominciata, ha già riconfermato il trend anche per quest’anno con temperature parecchio sopra la media primaverile. Le città più colpite del quadrante europeo si trovano naturalmente in prossimità delle coste mediterranee e di quelle atlantiche.
In Francia e in Marocco si sono registrate nelle scorse ore temperature praticamente estive e, per gli scienziati, si tratta di un preavviso molto esplicativo di quello che dovremo aspettarci non solo nei prossimi mesi ma, ovviamente, anche nei prossimi anni.
Estate a fine Marzo: quasi 40° sull’Atlantico
La temperatura più preoccupante in assoluto è probabilmente quella registrata in Francia il 29 Marzo in una località chiamata Mont-de-Marsan, nella regione della Nuova Aquitania.
La cittadina, di appena 40.00 abitanti, non si trova esattamente sulla costa, ma è situata a pochi chilometri di distanza dal Golfo di Biscaglia, quindi dalle acque atlantiche. Con la temperatura massima che ha toccato i 30,1° la cittadina francese ha visto sbriciolarsi il record segnato 33 anni fa: a Mont-de-Marsan il 29 Marzo 1990 si toccarono 29,5°).
Anche la Spagna, completamente esposta alle ondate di calore provenienti dall’Atlantico non se la passa meglio: pochi giorni prima, cioè l’11 Marzo, a Valentia si boccheggiava a 31,2°. Si tratta di temperature che nella città spagnola si raggiungono spesso, ma che sono usuali nel pieno della stagione estiva.
Una situazione altrettanto preoccupante è quella di Agadir in Marocco, anche se le temperature raggiunte sono significativamente più alte. Nella stessa giornata in città è stato registrato un picco massimo di temperature di 39,8°.
Purtroppo i meteorologi prevedono un ulteriore innalzamento delle temperature a livello globale a causa degli effetti di El Niño, un fenomeno climatico che si verifica nell’Oceano Pacifico tropicale ed è caratterizzato da un aumento delle temperature della superficie del mare.
Quando si manifesta El Niño, l’Europa può subire:
- Temperature più elevate in alcune parti del continente, in particolare durante l’inverno o il principio della primavera
- Un aumento delle precipitazioni in alcune regioni, come il sud della Spagna e il Portogallo, mentre altre zone possono essere colpite da periodi di siccità, come ad esempio il nord Europa, pericolo di inondazioni nella part nord – occidentale dell’Europa.
Purtroppo l’effetto di El Niño sull’Europa può avere un impatto negativo sui prezzi delle materie prime, come i raccolti agricoli e il costo del gas e dell’energia. Una situazione del genere non farebbe che aggravare i disagi per milioni di cittadini europei, quindi non rimane che attendere che i governi si preparino ad affrontare l’emergenza.