La sensazione di non essere soli in uno luogo può capitare, che ci si trovi in casa o altrove, è così forte da diventare quasi inquietante perché sembra effettivamente reale.
Capita a tutti almeno una volta nella vita di sentire una presenza anche si è soli, eppure non sembra esserci logica in tutto questo. La scienza ha provato quindi a capire perché questo fenomeno si verifica, cosa comporta e in che modo condiziona la nostra vita.
L’indagine ha condotto a degli studi importanti che interessano l’Europa e gli Stati Uniti e hanno dato risposte sorprendenti a una domanda piuttosto comune: cosa accade quando avvertiamo una presenza anche quando sappiamo di essere da soli in un posto?
Sensazione di non essere soli: cosa accade secondo la scienza
La sensazione di non essere soli sorge all’improvviso, come se stessimo percependo senza vedere. Il corpo umano ha potenzialità straordinarie che vanno ben al di là dei sensi che conosciamo e sicuramente ci permette di sfruttarli al massimo in alcuni casi, come quando siamo in pericolo, abbiamo paura, notiamo cose. A volte sono sensazioni di passaggio, altre volte sono sensazioni così forti che ci spingono proprio ad andare a controllare cosa sta accadendo.
Il lavoro è stato fatto su 17 mila persone dalla Society For Psychical Research e in realtà non è uno studio nuovo, risale al 1894 e aveva come obiettivo quello di chiarire questo fenomeno che interessa 1 persona su 43. Gli studi neurologici attestano, in base agli esperimenti, che gli stimoli vengono inviati al cervello da segnali dati dal corpo. Secondo il neurologo Shahar Arzy che ha lavorato con un team di esperti è stato possibile indurre uno stimolo elettronico temporale con una figura d’ombra.
Gli esperimenti sono stati condotti anche di recente nel 2014, mostrando delle novità ulteriori in merito. I sensi sono in grado di comprendere quello che sta accadendo, per questo si discute da secoli su questo fenomeno per capire se c’è realmente qualcosa di reale o è solo una sensazione. Gli esperti non hanno potuto spiegare questo, non ci sono certezze su altre forme di vita, quello che però hanno elaborato è che il cervello riceve un segnale da un dato stimolo, bisogna scindere ovviamente quello che viene confuso su base irrazionale per qualcosa che non c’è e qualcosa che invece non viene visto a occhio nudo ma potrebbe esserci.
Gli studi in materia, nonostante anni di interesse a riguardo, sono solo agli inizi ma aprono la strada alla capacità umana di captare cose che non sono immediatamente visibili agli occhi.