Nuova truffa in Italia. Questa volta arriva via telefono, la chiamata sembra della Polizia e i danni possono essere gravissimi: attenzione massima
Ogni volta che le autorità riescono a sgominare una banda di truffatori e una nuova modalità d’azione, puntualmente se ne diffonde un’altra. Dopo i falsi controllori del contatore del gas, dopo la truffa dell’incidente automobilistico di un parente stretto o le e-mail di phising, oggi i malintenzionati agiscono tramite il telefono e si fingono della Polizia. Ecco cosa succede a chi ne è vittima.
A lanciare l’allarme su questa nuova modalità di azione dei truffatori è la stessa Polizia di Stato che, per aiutare le persone a non cadere in questa trappola, rende noto che in nessun caso gli agenti chiamano a casa delle persone per avvisarli di un hackeraggio del loro conto corrente. I truffatori, infatti, si fingono agenti della Polizia e incutono nelle loro vittime l’ansia di essere stati derubati: ecco cosa accade in chi ci casca e come evitare di finirne vittime.
Nuova truffa in Italia: fingono di essere della Polizia, non credetegli
Secondo il comunicato diffuso dalla Polizia di Stato per diffondere la notizia su questa nuova strategia di azione dei truffatori, quella in atto è una nuova fenomenologia di frode finanziaria. Molte persone, in questi giorni, hanno ricevuto una chiamata da un presunto agente di Polizia, incaricato di avvisare che il conto corrente del malcapitato è stato hackerato.
A quel punto, il falso operatore si offre di aiutare la persona a spostare tutti i suoi risparmi su un nuovo conto corrente: di questo nuovo conto, però, lui possiede tutti i dati e di conseguenza ne ha pieno potere. Il numero di telefono dal quale arrivano le chiamate, incredibilmente, sembra proprio appartenere al Servizio Polizia Postale di Roma e questo fa cadere in trappola molti cittadini.
Le autorità, però, continuano a mantenere l’attenzione, sottolineando che nessun operatore li chiamerà mai, per avvisarli di una cosa di questo tipo. Per di più, consigliano di verificare sempre l’identità della persona che ci ha chiamato, prima di fornire dati personali: in questo modo, si potrà fare un controllo incrociato chiamando la Polizia e capire se si tratta di un vero operatore o di un truffatore.