Fai fatica a trovare l’energia per affrontare la giornata? Hai la sensazione di essere stanco/a mentalmente e fisicamente 24 ore su 24? Potrebbe dipendere dalla tua personalità.
Sentirsi esausti dalla mattina alla sera: succede a moltissime persone. Complice lo stress e la frenesia dalla vita quotidiana, certo, acuita dalle preoccupazioni per la situazione generale in cui tutti versiamo (post-pandemia, guerra, mercati impazziti…). Ma c’è di più. E la buona notizia è che esiste una valida strategia per risolvere il problema, o almeno provarci.
Nessuno vorrebbe vivere una vita segnata da un senso di stanchezza cronica. Eppure il rischio è concreto. I bassi livelli di energia possono essere causati da una vasta gamma di fattori, come la malattia (motivo per cui, se sei costantemente giù di tono, è fondamentale rivolgersi a un medico), stress, alimentazione sbagliata e sonno di scarsa qualità. Ma c’è un’altra ragione che probabilmente non viene (quasi) mai considerata: il tipo di personalità.
La diagnosi di chi si sente stanco 24 ore su 24
In un libro dato recentemente alle stampe, Fix Your Fatigue (“Guarisci la tua stanchezza”) , l’allenatrice e nutrizionista Karina Antram osserva che certi tipi di personalità sono inclini a sentirsi più stanchi e soggetti e al burnout, o esaurimento nervoso come si sarebbe detto in passato. Nel dettaglio, sono quattro i profili a rischio: il tipo laborioso, il perfezionista, l’ossessivo-compulsivo e l’iperattivo. “I tipi competitivi, altamente motivati, organizzati e ambiziosi, secondo la scienza hanno un rischio maggiore di affaticamento e esaurimento rispetto ai tipi B che sono più rilassati, contenti e meno ambiziosi”, spiega Antram alla testata Stylist.
Lo stesso vale per chi pensa e dà sempre agli altri trascurando se stesso, per chi rimugina in continuazione sul passato e tra rimorsi e sensi di colpa fatica a concentrarsi sul presente, per chi si preoccupa così tanto di quello che accadrà da dimenticare il qui e ora, per chi pensa troppo lasciandosi prendere da ansia e paura, e per chi assorbe troppo i problemi altrui fino a esserne sopraffatto. Spesso siamo tutte queste cose messe insieme. “Potremmo naturalmente riconoscerci in un tipo di personalità, ma è probabile che ci identifichiamo in più d’uno o tutti”, conferma Antram. Ed è “importante essere consapevoli dei nostri tratti caratteriali, poiché potrebbero causare perdite di energia“.
Niente allarmismi, però. Avere questi tipi di personalità non significa essere condannati a vita. Possiamo cambiare, migliorare e affrontare qualsiasi fattore scatenante della stanchezza alla radice. Una valida soluzione per affrontare questo cambiamento è la tecnica ACE. Si tratta di un metodo per fermare i cicli di pensiero negativi (una caratteristica importante dei tipi di personalità di cui sopra) e concentrarsi nuovamente sul presente. “Controllare come e cosa pensiamo potrebbe sembrare impossibile, ma in realtà è più facile di quanto pensi – spiega ancora l’esperta -. Con un po’ di pratica, puoi imparare a notare i pensieri inutili e impedire loro di prosciugare la tua energia. Ciò è particolarmente utile se stai lottando con la stanchezza a lungo termine”.
- A (Acknowledge): riconoscere pensieri e sentimenti. Prova a dare un nome al processo di pensiero (ad es. ‘C’è un pensiero ansioso/preoccupato/frustrato’) e nota dove senti l’emozione nel tuo corpo.
- C (Connect): connettiti con il tuo corpo. Appoggia i piedi sul pavimento, allunga la schiena, unisci le mani e le dita. Porta la tua attenzione sul tuo essere fisico come incapsulamento dei tuoi pensieri e sentimenti.
- E (Engage): interagisci con il mondo intorno a te. Nota quattro cose che puoi vedere, quattro cose che puoi sentire e quattro cose che puoi toccare.
Provare per credere!