In base a quanto emerso dalla recente indagine, il consumo eccessivo di questo alimento, molto popolare in cucina, può portare a un aumento del rischio di infarto e ictus.
L’abuso di tale alimento, molto popolare nelle cucine e considerato dalla maggior parte dei consumatori una proposta sana, può portare ad un aumento del rischio di infarto ed ictus. A dimostrarlo è stato un gruppo di ricercatori del Lerner Research Institute della New Cleveland Clinic. L’indagine è stata pubblicata sulla rivista Nature Medicine. Effettuata su un campione di oltre 4 mila pazienti negli Stati Uniti e in Europa, ha messo in evidenza la relazione tra il suo consumo e il pericolo di comparsa di patologie cardiovascolari.
Con il loro lavoro i ricercatori sono andati a smentire le credenze comuni: in pochi, infatti, sono a conoscenza della pericolosità del prodotto. Solitamente viene presentato come un’alternativa più salutare allo zucchero tradizionale per via della minore quantità di calorie contenute. Il suo consumo è consigliato, in particolare, a chi soffre di obesità e diabete. Negli ultimi decenni, si è guadagnato una sempre maggiore popolarità, nonostante il fatto che fino a questo momento non sono mai state svolte specifiche ricerche volte a comprendere quali siano i suoi effetti a lungo termine.
In tale prospettiva, gli scienziati che hanno svolto l’indagine sono stati spinti dall’idea che sia necessario eseguire accertamenti di follow-up, in modo da poter constatare le conseguenze sulla popolazione. I ricercatori della New Cleveland Clinic hanno analizzato i dati di circa 4 mila pazienti, prendendo in considerazione i livelli di eritritolo nel loro sangue con l’intento di capire quali siano gli effetti provocati dal consumo del dolcificante tanto amato dai consumatori.
Eritritolo, i pericoli nascosti dietro il dolcificante
L’eritritolo viene utilizzato proprio come sostituto dello zucchero classico ed è considerato un’ottima alternativa per chi desidera ridurre il consumo di saccarosio. Viene prodotto a partire dalla fermentazione del mais ed è privo di calorie. Inoltre non ha nessun retrogusto. Per quale motivo si collega all’aumento del pericolo di ictus ed infarto? Innanzitutto il nostro organismo non riesce a metabolizzarlo completamente: l’eritritolo entra nel flusso sanguigno per poi essere eliminato dal corpo attraverso le urine.
Come spiegato da Stanley Hazen, a capo della ricerca, dall’indagine è risultato che l’eritritolo è in grado di rimanere per giorni nel sangue “a livelli più elevati rispetto alle soglie considerate sicure per il rischio di coaguli”. Il pericolo è che il dolcificante possa rendere il sangue “appiccicoso” e, di conseguenza, maggiormente esposto alla formazione di coaguli, correlati alla comparsa di patologie cardiovascolari. L’ironia della sorte vuole che prodotti simili vengano consigliati soprattutto a soggetti afflitti da sindromi metaboliche (tra cui diabete e obesità), che rientrano nella categorie più a rischio di sviluppare malattie cardiovascolari.