Pulire la casa rappresenta una vera e propria arte, tramandata di generazione in generazione: ecco l’errore più comune (ed imperdonabile).
Lo scoppio della pandemia ha rivendicato inevitabilmente l’importanza dell’igienizzazione, che sia personale oppure domestica. Qualsiasi superficie infatti può trasformarsi in un pericoloso veicolo di germi e batteri, motivo per cui l’arte della pulizia diviene effettivamente una necessita imprescindibile. Si tratta di gesti quotidiani che vengono tramandati di generazione in generazione: osserviamo i nostri genitori mentre svolgono le faccende domestiche ed assorbiamo inconsciamente le loro abitudini. Tuttavia, esistono degli errori che rendono vani i nostri sforzi nella pulizia della casa.
Si tratta di accortezze a cui forse non pensiamo, ma che effettivamente sono molto importanti. Possiamo fare riferimento ad esempio agli asciugamani, i quali vanno cambiati dopo massimo tre giorni di utilizzo; per non parlare poi della pezzetta della cucina che spesso viene associata sia alla pulizia dei piatti, sia all’igienizzazione dei fornelli e delle superfici locali. In questa sede, parleremo proprio della cura delle superfici domestiche: moltissime persone infatti commettono un errore imperdonabile e – nei casi più gravi – quasi pericoloso. Senza sfociare ovviamente nell’ipocondria, vi sveliamo un atteggiamento a dir poco paradossale che rende inevitabilmente vani tutti i vostri sforzi nelle faccende domestiche. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Pulizia della casa, l’errore che contribuisce alla proliferazione dei batteri
Vi poniamo un quesito molto semplice: dopo quanto tempo cambiate il panno utilizzato per la pulizia delle superfici domestiche? Sicuramente molti di voi faranno riferimento a giorni, addirittura mesi interi. Si tratta di un errore gravissimo che rende disfunzionale tutta l’energia sprecata nella pulizia della casa. Nel momento in cui un tessuto – che sia in microfibra o simili – entra in contatto con una superficie sporca, assorbe inevitabilmente virus, batteri e sporcizia. Di conseguenza, una volta igienizzata la superficie, lo strumento con cui abbiamo provveduto alla pulizia diventa dunque inutilizzabile. L’errore di cui parliamo consiste proprio nell’usufruire dello stesso panno più e più volte.
Come dobbiamo comportarci dunque? Le soluzioni sono due: in primo luogo, in commercio esistono moltissimi prodotti monouso che fanno proprio al caso nostro, è possibile dunque utilizzare il panno una sola volta, in modo da assicurarsi di godere sempre di pulizia e igiene; occorre tuttavia modularsi negli sprechi, soprattutto in relazione alla crisi climatica, di conseguenza vi consigliamo vivamente di seguire il secondo metodo. E’ infatti sufficiente lavare il panno stesso dopo l’utilizzo, che sia a mano oppure in lavatrice ad alte temperature.
In questo modo, potremo riutilizzare il panno acquistato per pulire comodamente la nostra casa senza sprechi. Ricordiamo tuttavia che – per quanto il secondo metodo risulti efficace – non può sicuramente essere ripetuto in eterno. Cambiate dunque il panno dopo massimo tre/quattro mesi di utilizzo. In questo modo, la vostra abitazione non si trasformerà nell’habitat perfetto per la proliferazione dei batteri.