Un nuovo mistero sta sconvolgendo le spiagge pugliesi. Queste sono state invase da centinaia di sacchi: il loro contenuto è sorprendente.
In queste ore un mistero sta sconvolgendo la Puglia. Infatti le bellissime spiagge del tacco dell’Italia sono state invase da centinaia di sacchi. Ciò che sorprende maggiormente però è il contenuto al loro interno. Andiamo quindi a vedere la notizia che ha sconvolto i cittadini pugliesi.
La Puglia è una delle mete estive preferite dagli italiani. Da tutti è conosciuta come terra di sole, cucina squisita e grande ospitalità grazie ad un popolo che si sa rapportare molto bene con i turisti. Questo luogo nasconde dei tesori, essendo ricca di bellezze naturali, storia, tradizione, gusto e spiritualità. La regione è anche definita il “tacco dello stivale” italiano.
Lungo le sue coste si incontrano due mari, l’Adriatico e lo Ionio. Proprio questo incontro garantisce delle spiagge variegate. Infatti in alcune zone della costa ci sono strapiombo mozzafiato, mentre altre zone sono ricche di spiagge sabbiose con acque cristallina, con fondali ricchi di vita e di colori. Sono tantissimi quindi i motivi per visitare la Puglia. La regione però in questi giorni è stata coinvolta in un vero e proprio mistero. Sulle sue coste sono stati trovati dei sacchi dal contenuto sorprendente, scopriamo di cosa si tratta.
Le spiagge pugliesi ed il mistero dei sacchi ritrovati: cosa c’era al loro interno
In queste ore sta facendo scalpore una notizia che ha coinvolto la Puglia. Le spiagge della regione sono state invase da sacchi di plastica. A denunciare il tutto ci ha pensato l’associazione Archeoplastica, i cui membri sono rimasti a bocca aperta quando hanno scoperto il loro contenuto.
A svelare il tutto ci ha pensato una nota di Archeoplastica che ha spiegato come sulle spiagge della Puglia sono state trovati tantissimi “ketchup spiaggiati”, ovvero confezioni di plastica usate per la famosa salsa. L’associazione fondata da Enzo Suma sta monitorando la situazione da diverso tempo. L’obiettivo è fare chiarezza sul fenomeno. Secondo le prime indiscrezioni i contenitori avrebbero viaggiato in mare all’interno di sacchi di juta, che, originariamente, contenevano caffè.
Secondo quanto riferito da Archeoplastici i flaconi hanno il numero 57 impresso sia davanti che dietro, di conseguenza si tratta di contenitori americani visto che quelli italiani hanno il numero stampato sul lato. Durante le ricerche effettuate sulla costa sono stati ritrovate anche decine di flaconi di maionese, di burro d’arachidi e persino di un marchio noto di detersivi popolarissimo negli Usa. Nelle prossime settimane quindi si cercherà di capire come questi flaconi siano arrivati sulle coste pugliesi.