Dovete sapere che in Italia c’è un castello da fiaba, Mille e una Notte, e non lo conosce nessuno. Ecco dove si trova e come fare per visitarlo.
Avete mai sognato di visitare un castello delle favole, ma diverso dai soliti castelli medievali fortificati? Un palazzo sontuoso ed elegante, pieno di decorazioni preziosi come il palazzo de Le Mille e una Notte? Ebbene questo luogo esiste ed è visitabile, non c’è bisogno di andare all’altro capo del mondo per vederlo e nemmeno fuori dall’Italia. Questo castello, infatti, si trova nel nostro Paese, a poca distanza da una famosa città d’arte.
Si tratta del Castello di Sammezzano, che sorge nel comune di Reggello, a sud-est di Firenze. Si tratta di un grande edificio in stile moresco, con decorazioni ed elementi architettonici che richiamo quelli tipici della tradizione araba.
Questo vero e proprio gioiello è circondato da un parco di 180 ettari, sulle colline della frazione di Leccio. Scopriamo la sua storia molto particolare e come visitarlo.
In Italia c’è il castello da Mille e una Notte
Il Castello di Sammezzano è un edificio particolare e straordinario che si distingue dai classici castelli e palazzi storici italiani, medievali, rinascimentali, barocchi o neoclassici. Si tratta di un edificio moderno, realizzato nell’Ottocento, nello stile chiamato eclettico, che riprende elementi e stilemi architettonici provenienti da altri Paesi, soprattutto esotici, e anche da altre epoche storiche. In particolare il Castello di Sammezzano riflette il gusto per l’orientalismo e l’architettura araba.
L’edificio come lo vediamo ora è il risultato di una profonda opera di ristrutturazione voluta dal marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragnona che lo ereditò dalla sua famiglia. In precedenza, il castello era una tenuta di caccia di epoca medicea, costruita nel 1605 dalla famiglia Ximenes D’Aragona, anche se probabilmente nella tenuta, alcuni edifici erano presenti fin dall’antichità. Sembra che da queste parti sia passato anche Carlo Magno, in un viaggio di ritorno da Roma.
In circa quarant’anni, dal 1853 al 1889 l’antica tenuta di caccia fu profondamente ristrutturata, con un progetto che fu seguito direttamente dal marchese Panciatichi e che comprendeva anche la realizzazione del grande parco. Tutti gli elementi architettonici e decorativi del castello, come gli stucchi, i mattoni, le piastrelle dipinte e gli intarsi furono realizzati da manodopera locale accuratamente istruita allo stile moresco.
Durante i lunghi anni dei lavori furono realizzate nuove sale all’interno dell’edificio: la Sala d’ingresso nel 1853, il Corridoio delle Stalattiti nel 1862, la Sala da Ballo nel 1867 e anche la Torre centrale, dove è scolpita la data del 1889. Complessivamente, il castello ha 13 sale monumentali, mentre il grande parco che lo circonda ospita numerose specie di piante e alberi.
Il Castello di Sammezzano è unico in Italia, rappresenta il più importante esempio di architettura orientalista nel nostro Paese e uno dei più principali in Europa. Purtroppo, oggi versa in grave stato di abbandono e necessita di un profondo lavoro di restauro, molto costoso.
Per un periodo è stato anche un hotel di lusso e negli anni ha ospitato i set di importanti film e anche video musicali. È stato più volte venduto all’asta a causa dei fallimenti delle società che lo hanno avuto in proprietà. L’attenzione sullo stato del Castello di Sammezzano è stata sollevata di recente da alcuni comitati civici per sensibilizzare sul suo recupero.
Il Castello è entrato nella lista dei Beni tutelati dal FAI – Fondo ambiente italiano ma ancora il suo recupero è lontano. Oggi il Castello di Sammezzano è chiuso, soprattutto per motivi di sicurezza, si può visitare liberamente solo il parco. Di recente, ha aperto pubblico solo in occasione degli eventi organizzati dal FAI.