Se hai difficoltà nel ricordarti le cose durante la giornata, le neuroscienze arrivano in tuo soccorso: 5 abitudini possono aiutarti e cambiarti la vita in poco tempo
Capita spesso di accorgersi di avere grandi vuoti di memoria, sia per quanto riguarda il quotidiano, quindi memoria a breve termine, che ricordi lontani, quindi memoria a lungo termine. Le neuroscienze continuano a portare avanti gli studi in merito alla diminuzione della memoria legata all’avanzare dell’età e hanno scoperto che assumendo alcune buone abitudini durante la giornata, la memoria può durare più a lungo e posticipare i primi segni di cedimento ad un’età molto avanzata. Si tratta di suggerimenti da seguire negli anni, e se si è costanti, gli studi dimostrano che si potrà beneficiare dei risultati a lungo andare.
Tra le regole suggerite, in primis, l’alimentazione. Sembra infatti che ingerendo molte verdure e frutta, si migliorerebbero le facoltà legate alla memoria, anche i funghi, in particolare i porcini, avrebbero delle proprietà antiossidanti in grado di aiutare l’attivazione di determinate parti dei due emisferi cerebrali. Altri studi si focalizzano invece sui benefici di cannella e cioccolato fondente, che in giuste dosi, riuscirebbero a dare fino a 3 mesi di benefici cognitivi. A seguire gli altri 4 suggerimenti per migliorare e preservare la propria memoria.
4 abitudini per migliorare e preservare la propria memoria anche in età avanzata
Oltre al cibo, un ottimo modo per tenere sveglio il cervello è puntare sulle relazioni con i propri simili. L’uomo nasce come animale sociale e in quanto tale ha bisogno degli altri per stimolare il proprio cervello, l’esilio e la solitudine hanno effetti deleteri e sono centinaia gli esperimenti in psicologia che lo hanno dimostrato nei decenni. Coltivare sane relazioni, invece, porta l’uomo ad interrogarsi su se stessi e ad attivare le connessioni cerebrali. Per tenere la memoria attiva è anche consigliabile leggere qualche pagina ogni giorno, di libri o riviste, e fare le parole crociate nel tempo libero.
Diversi studi hanno appurato che passare la maggior parte della giornata in un ambiente buio influisce sui nostri neurotrasmettitori, come se riducesse la nostra attività cerebrale, stare al sole o in posti luminosi invece spinge a rimanere attivi. Come ultimo consiglio, per i più anziani, c’è quello di camminare all’indietro. Sembra un’assurdità eppure i neurologi spiegano che camminare all’indietro è un’attività che attiva gran parte del cervello perché si tratta di un’attività motoria che va contro le nostre abitudini di una vita. Farlo all’indietro, significherebbe concentrare tutte le proprie energie nel ragionamento per applicarsi a non perdere l’equilibrio e cadere.