Tutto quello che bisogna sapere su come riconoscere una relazione tossica, i 7 segnali che non devi sottovalutare. Le informazioni utili.
In un rapporto di coppia l’armonia è fondamentale. Rispetto e fiducia dovrebbero essere i valori di base per poter attraversare insieme tutte le fasi della relazione, soprattutto nei momenti più difficili. Quando, invece, prevalgono i sentimenti negativi di sfiducia, risentimento, frustrazione, rabbia, possesso e gelosia, allora significa che c’è qualcosa che non va e che deve essere risolto.
Sentimenti e comportamenti negativi possono essere indice di un periodo di difficoltà, di una crisi che può essere passeggera. Alle volte, però, possono nascondere problemi molto più grandi e complicati, difficili se non impossibili da risolvere. Può capitare che il rapporto amoroso di sia incrinato e non sia più recuperabile o che si sia trasformato in qualcosa di diverso e che, come si dice sempre più spesso, rischia di essere tossico.
Ma quand’è che una relazione di coppia diventa tossica? Lo è sempre stata e non ce e siamo accorti oppure è cambiata con il tempo? Grazie agli esperti di psicologia è possibile scoprirlo tenendo d’occhio alcuni segnali. Di seguito vi segnaliamo quali sono.
Come riconoscere una relazione tossica, 7 segnali che non devi sottovalutare
Scoprire se una relazione di coppia è tossica, è diventata tale o lo è sempre stata, è molto importante per il benessere della coppia stessa e dei singoli individui. Possono manifestarsi alcuni disturbi del comportamento e della personalità che possono logorare il rapporto di coppia e comprometterlo definitivamente, se non si interviene. Nei casi più estremi, poi, i comportamenti disturbati possono sfociare in forme di violenza, psicologica e fisica. Pertanto è fondamentale saper individuare quei comportamenti e quei segnali che sono i sintomi di un rapporto tossico.
Fondamentalmente, gli esperti di psicologia hanno individuato alcuni comportamenti di una relazione tossica che si possono riassumere in 7 segnali principali.
- Svalutazione. La continua svalutazione del partner è un segnale abbastanza evidente di abuso psicologico. Un conto è una critica o una insoddisfazione espressa su un comportamento del partner, altro è sminuirlo e svalutarlo abitualmente, compromettendone l’autostima.
- Gelosia possessiva. Un altro brutto segnale di relazione tossica è la gelosia ossessiva e possessiva, il non fidarsi mai del partner quando è da solo, avere sospetti continui sul suo conto, controllare ogni cosa che fa e dove va.
- Umiliazione. Peggio ancora della svalutazione, che è un atteggiamento più sottile, c’è la palese umiliazione del partner. Ridicolizzarlo e trattarlo come una nullità, soprattutto in presenza di altri. Questo comportamento è una vera e propria violenza psicologica.
- Manipolazione. Attraverso atteggiamenti di svalutazione e umiliazione insieme a un comportamento condiscendente e paternalistico si tende a indebolire psicologicamente il partner, manipolarne le emozioni e i ricordi per renderlo vulnerabile e ricattabile.
- Coercizione. Peggio del controllo ossessivo c’è la coercizione o l’obbligo di fare o non fare alcune cose, che può essere imposto al partner che subisce questo abuso con forme di violenza psicologica o fisica. Questo è un grosso campanello di allarme.
- Rinunce eccessive. Quanto un partner rinuncia troppo spesso ad attività che fino a quel momento riteneva piacevoli, smette di uscire, di vedere amici e familiari, il rischio è che stia subendo un abuso psicologico da parte dell’altro o anche peggio.
- Narcisismo, manie. Le persone con personalità borderline o altri disturbi della psicologici come narcisismo e manie possono compromettere una relazione, commettendo abusi anche gravi nei confronti del partner. Occorre individuare questi disturbi e chiedere aiuto a un terapeuta.
Quelli che via abbiamo segnalato sono soltanto alcuni segnali a titolo indicativo di una relazione tossica. Possono aiutarvi a riconoscerla ma non sostituiscono il parare dello psicologo.