Bastano pochi secondi e un occhio attento per renderci conto se abbiamo di fronte a noi una persona bugiarda. Ecco tutti i campanelli d’allarme.
Dire bugie in contesti professionali porta a una miriade di problemi. Nell’ambiente di lavoro efficiente, i vari team devono fidarsi l’uno dell’altro e costruire relazioni basate sull’onestà e sull’obiettivo comune di ottenere i migliori risultati. Tuttavia, ci saranno sempre colleghi, clienti, dipendenti e dirigenti che non dicono la verità. Sarebbe bello avere una bacchetta magica in grado di dirti chi sta mentendo e chi no, ma non è possibile. Fortunatamente, ci sono altri modi per capire se qualcuno è poco onesto con te e la tua azienda. E sono tutti basati sul linguaggio non verbale.
Spessi ci capita di pensare che qualcuno non sia onesto con noi. Magari non riusciamo a spiegarlo a parole, ma abbiamo la sensazione viscerale che qualcosa non vada bene. È probabile che abbiamo ragione. Molto semplicemente, siamo consapevoli a livello inconscio dei cambiamenti nella comunicazione non verbale del nostro interlocutore. David Matsumoto, un esperto di microespressioni, gesti e comportamento non verbale, sostiene che per diventare bravi a scoprire le bugie bisogna osservare le persone.
Le “spie” della menzogna nel linguaggio del corpo
Diversi studi hanno dimostrato che quando le persone mentono, provano emozioni negative perché sanno che stanno mentendo. Proveranno automaticamente un po’ di disprezzo, sia verso se stessi che verso la situazione che li costringe a mentire. Le emozioni umane sono impossibili da nascondere completamente e verranno espresse in qualche forma non verbale (a meno che non abbiamo a che fare con uno psicopatico o un sociopatico). Quando pensiamo che qualcuno sia disonesto, proviamo a osservarlo attentamente. Il disagio può manifestarsi in molti modi, tra cui rabbia, disprezzo, disgusto, paura, tristezza, angoscia, irrequietezza.
Una smorfia facciale, un’alzata di spalle, una fronte corrugata possono essere spie del disagio di chi mente sapendo di mentire. Una volta che impariamo a identificare meglio tutte queste avvisaglie, diventa molto più facile intravedere il mondo interiore di chi abbiamo davanti. Occhio in particolare a chi:
- sbatte o strabuzza gli occhi
- mantiene un contatto visivo irregolare
- si agita
- fa rapidi movimenti con la testa
- annuisce mentre dice “no” e viceversa
- suda e/o ha il viso arrossato
- si torce le dita
Ricordiamo però che questi sono tutti possibili segnali di inganno, non conferme. Il rilevamento della bugia è complesso: ci vogliono pratica e allenamento mirati. Ma con una buona dose di pensiero critico, spirito di osservazione, esperienza e conoscenza di base di una persona e di una situazione, possiamo avere molti degli strumenti necessari per decifrare la realtà dei fatti.