L’Italia ripiomba nell’incubo pandemia? La variante Bythos è stata registrata per la prima volta tra i contagi. Ecco di cosa si tratta.
Si chiama Bythos e nei prossimi giorni, settimane, forse (si spera di no) mesi ne sentiremo ancora parlare. Questo il nome della nuova variante di Omicron che minaccia l’Italia. La comunità medica e scientifica tiene il fiato sospeso in attesa di saperne di più. Ma l’Oms l’ha già riconosciuta a tutti gli effetti come nuova mutazione del Covid-19: sono già tantissimi i casi accertati in giro per il mondo. Dall’Australia alla Svezia, passando ora per il Belpaese.
Abbiamo da temere da Bythos? E cosa? Forse non è un caso che si sia optato per un nome mitologico, che ricorda la personificazione degli abissi marini, con il busto umano, le zampe anteriori di cavallo e la coda di pesce. Un vero e proprio mostro che incute terrore, dunque, anche se la circolazione è modesta, almeno per adesso.
Se Bythos riaccende l’emergenza pandemia
E così, mentre alle nostre latitudini infuria la polemica sulla gestione dei primi mesi di pandemia, con tanto di inchiesta su quanto accaduto ad Alzano e Nembro che vede coinvolti l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte e l’ex ministro della Salute Roberto Speranza, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha segnalato la nuova variante XBF, Bythos, ennesima sorella di Omicron, tra le più temibili in assoluto.
XBF è comparsa nell’ultimo bollettino settimanale, a fianco delle sotto-varianti BF.7, BQ.1 (Cerberus), BA.2.75 (Centaurus), CH.1.1 (Orthrus), XBB (Gryphon), XBB.1.5 (Kraken), facendo salire così a 7 i sottolignaggi di Omicron 5 tenuti sotto stretto monitoraggio. Ultimi dati alla mano, la nuova versione è stata riscontrata in 46 Paesi e rappresenta poco più dell’1% del totale dei campioni sequenziati, ma le sue mutazioni che potrebbero renderla più trasmissibile e resistente alla risposta immunitaria. Secondo l’Oms comunque ad oggi “non ci sono prove epidemiologiche che la sotto-variante XBF porti a un aumento dei casi, dei ricoveri o dei decessi”.
L’allerta è massima anche perché alcuni dati australiani mostrano che molti dei trattamenti antivirali contro Covid non sono più efficaci contro tutta una serie di sottovarianti di Omicron in circolazione, inclusa Bythos. Che dunque continuerà a essere monitorata e studiata per comprendere meglio come si stia evolvendo il virus Sars-CoV-2 ed eventualmente intervenire prima che diventi una nuova emergenza.