Il caffè è salutare nelle giuste dosi, ma cosa succede quando ne prendiamo troppi? Le conseguenze sul nostro organismo possono essere serie.
A volte il semplice odore del caffè che esce dalla moka può essere sufficiente per farci alzare di buon umore dal letto senza patire troppo il distacco dal sonno. Per molti iniziare una giornata senza bere una tazza di caffè può essere un incubo e c‘è chi fatica persino a ragionare e pensare prima di averlo bevuto.
È risaputo che il caffè è una bevanda energizzante e che consente di accelerare la produzione di neurotrasmettitori come la dopamina. Quella sensazione di maggiore attività cerebrale e di maggiore prontezza di riflessi è dunque dovuta ad un processo reale. Tuttavia gli effetti del caffè sono brevi e una volta finiti si torna ad uno stato di maggiore rilassatezza e minore reattività.
Proprio questo effetto up and down genera una sorta di dipendenza, specialmente nei periodi di maggiore stress e in quelli in cui è necessario essere maggiormente produttivi. Quando abbiamo una consegna in scadenza o ci troviamo in un periodo di maggiore carico lavorativo siamo naturalmente portati a consumare più caffè. Ma si tratta della soluzione giusta? Quand’è che il caffè smette di essere un aiuto e diventa invece rischioso per la nostra salute?
Caffè, ne bevi troppi? Ecco le conseguenze che potrebbe portare al tuo organismo
Se assunto nelle dosi corrette, il caffè ha effetti benefici e può essere un aiuto per la nostra giornata, ma quando ne prendiamo troppi gli effetti benefici sono minori e durano meno, inoltre il consumo eccessivo di questa bevanda può causare problemi e scompensi al nostro organismo.
In base a diverse ricerche è emerso che il numero massimo di caffè al giorno si dovrebbe limitare a 4. Superare questa soglia potrebbe essere problematico per il nostro corpo e la nostra mente. Questo perché la bevanda energizzante aumenta il processo della dopamina e blocca quello dell’adenosina, un ormone che ha una funzione rilassante e che induce la stanchezza. Al contempo stimola la produzione di ormoni che aumentano lo stress, il che porta ad una maggiore irritabilità e nervosismo. Alla lunga potrebbe portare anche a tachicardia, stati d’ansia e di agitazione.
Il consumo eccessivo di caffè, proprio per via del blocco dell’adenosina e di quello dell’assimilazione del calcio (minerale che regolante il ritmo sonno-veglia) può causare anche difficoltà nell’addormentarsi e anche insonnia. Dormire male fa sentire maggiormente stanchi durante la giornata e peggiora le nostre condizioni di vita nonché le nostre prestazioni. Come risaputo il caffè ha anche un effetto lassativo e aiuta l’organismo ad essere regolare stimolando la gastrina, un ormone fondamentale per la digestione. L’assunzione eccessiva, però, può portare a problemi di reflusso, acidità di stomaco, gastrite e persino diarrea.