La bella stagione ritarda ad arrivare: al suo posto si presentano freddo e neve, che stanno rovinando i piani per le prime scampagnate.
I meteorologi sono stati chiari: la primavera tarderà ad arrivare ancora per un po’. Al posto di giornate di sole e prati fioriti ci attende ancora una lunga ondata di freddo, che continuerà ad attanagliare la penisola per tutto il mese di Marzo.
Nonostante l’inizio della primavera sia stato stabilito per il 21 Marzo (giorno dell’equinozio di Primavera), la primavera meteorologica inizia ufficialmente il 1° del mese. Quest’inizio della primavera 2023 non è stato dei migliori e secondo le previsioni stagionali degli istituti più importanti, questo trend negativo continuerà fino ad Aprile.
Lo stiamo osservando proprio in questi giorni in Italia, dove l’aria fredda artica si sta spostando dalla Sardegna al medio-basso Tirreno, una perturbazione che nelle prossime 48 ore si estenderà a gran parte del Centro e Nord Italia. In calo soprattutto le temperature e quindi aumenta la possibilità di nevicate anche a bassa quota e in collina.
La maggior parte delle nevicate si concentrerà comunque sulle Alpi e sull’Appennino centrale; dopodiché l’ondata di gelo artico scenderà nuovamente verso le regioni sulla punta dello stivale, riportando il fenomeno delle nevicate anche nel settore Sud dell’Appennino. La neve sarà più spesso accompagnata dalla pioggia, secondo le previsioni supererà la media stagionale.
Una notizia negativa per chi sperava di godersi le prime giornate di sole all’aperto, un po’ meno negativa per i nostri terreni che nei mesi scorsi hanno gravemente sofferto la siccità. La pioggia e la neve di questi giorni daranno certamente il meritato ristoro soprattutto alle vaste coltivazioni che hanno risentito dell’anomala mancanza di acqua nei mesi invernali.
Già nei giorni antecedenti a questo weekend del 3 Marzo, la neve non si è fatta attendere: in Emilia Romagna e basso Piemonte le colline di sono tinte di bianco già a 600/900m sul livello del mare. Neve anche a Cuneo nella sera di Mercoledì e sulle Alpi Marittime, che nel giro di qualche ora hanno raccolto 15cm di neve oltre i 1500m.
Fenomeno meno corposi e più radi sulla dorsale emiliana e a Bologna, dove la neve è caduta mista alla pioggia; un fenomeno simile anche in Sardegna, dove il gelo ha però resistito oltre i 900m. Si sono risvegliate più innevati del solito il Lazio e l’Abruzzo, dove ieri le nevicate si sono intensificate oltre i 1100m.
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