È presente nella stragrande maggioranza dei cimiteri ma sapete perché? Ecco per quale ragione il cipresso viene considerato l’albero simbolo di questo luogo
Chi si è recato al cimitero a far visita ai propri cari non potrà non aver notato un elemento distintivo che caratterizza questo luogo. E che si può ritrovare nella maggior parte dei cimiteri non solo italiani ma anche europei. Stiamo parlando del cipresso, un albero maestoso divenuto un simbolo, un elemento naturale onnipresente nei cimiteri; ma non tutti sanno per quale motivo proprio questa specie di piante sempreverdi appartenenti alla famiglia delle Copressaceae, venga piantata proprio qui. Vi riveliamo dunque la ragione che si fonda su basi scientifiche ma anche simboliche e religiose.
I cipressi sono alberi davvero imponenti che nell’arco della loro vita possono addirittura toccare altezze di oltre 50 metri; la loro chioma è affusolata e dalla forma piramidale, solitamente con molte ramificazioni che la contraddistinguono. Dal punto di vista del simbolismo religioso è proprio la sua verticalità, il suo spingersi il più possibile verso l’alto a farne, per antonomasia, il simbolo della vita dopo la morte e dell’immortalità, nonché dell’anima che sale alla volta del regno celeste. Ma la tradizione antica di piantare questo albero nei cimiteri cela anche altre ragioni.
Cipresso nei cimiteri, perché è l’albero simbolo? La ragione sorprendente
Facciamo però un passo indietro: furono gli antichi Egizi a farne uso per primi utilizzandoli però per la costruzione di tombe e sarcofaghi; mentre nell’antica Grecia questa pianta veniva associata agli Dei Artemide ed Apollo oltre che al dio dei morti Ade. Dalle sue foglie e rami venivano ricavate delle corone e durante i sacrifici il fogliame veniva anche cosparso sulle vesti. Fu invece con l’avvento dei Romani che i cipressi iniziarono ad essere utilizzati come ornamento associando ad essi il simbolismo dell’ “elevazione spirituale” alla volta dell’aldilà. Anche il Cristianesimo andò poi a riprendere questa immagine e la pianta divenne a tutti gli effetti ‘sacra’ utilizzandone il suo legno per dar forma alla croce di Gesù Cristo. Progressivamente i cipressi vennero dunque utilizzati, anche dalle altre religioni, come ornamento dei cimiteri. C’è anche chi arrivò a paragonarlo, sempre per via della sua forma, a una “fiamma sempre accesa”.
Cipressi nei cimiteri: la spiegazione scientifica
Sul cipresso esiste anche un racconto storico che fa capo alla leggenda greca del giovane Ciparisso, del quale Apollo dio del Sole si invaghì. Ciparisso colpì per sbaglio il suo compagno, un cervo addomesticato, e distrutto per il suo sbaglio fece agli dei la richiesta di farlo morire. Parole che fecero commuovere Apollo che decise di trasformarlo in albero chiamandolo cipresso. Da qui il legame con il mondo della morte ma anche dell’eternità.
Infine esiste anche una spiegazione scientifica legata alle particolari caratteristiche di questo albero. Anzitutto è un sempreverde che, dunque, non perde le foglie neanche in inverno e pertanto ben si adatta al luogo funebre. Ma sono soprattutto le radici a renderlo perfetto per i cimiteri dal momento che non vanno ad espandersi orizzontalmente creando invece una sorta di intreccio al di sotto della pianta e dallo sviluppo verticale. Non creando dunque complicazioni se piantati vicino alle tombe, in quanto non le danneggiano.