L’ansia colpisce tutti noi ad un certo punto della vita, che sia per un esame scolastico o una scadenza lavorativa; si tratta di una reazione normale per il corpo che a volte però può diventare un vero e proprio problema.
Quando l’ansia diventa invalidante, è il momento di cercare aiuto e rivolgersi ad un professionista. Negli ultimi tre anni ci siamo resi conto quanto possano essere comuni i disturbi psicologici e, soprattutto, quanto possa essere facile sentirsi soli.
La solitudine è un sentimento doloroso, che a volte può farci sentire non solo isolati dal resto del mondo, ma anche smarriti in questo mare apparentemente senza fine. La solitudine è uno dei sentimenti che affiora più comunemente in chi soffre d’ansia; chi prova un forte senso di solitudine può pensare di non essere in grado di uscire da questa spirale, ma secondo gli psicologi esiste un modo per affrontare la situazione e superarla.
Nel corso della storia, molti artisti hanno provato ad esprimere questo sentimento, che sembra essere una caratteristica intrinseca dell’essere umano. L’uomo è un essere sociale per definizione e soffre quando l’elemento sociale viene a mancare nella propria vita.
La solitudine ha tanti aspetti quanto sono gli uomini che la vivono: l’uomo nasce da solo e muore solo, ogni uomo ha il proprio vissuto e la propria esperienza interiore della vita, che non può condividere con nessun’altro se non con se stesso. In un certo senso, la tragedia del vivere nasce e muore con tutti noi e a seconda del nostro carattere e del nostro vissuto, si fa a volte più presente e opprimente, sfociando nel ‘male di vivere’ decantato da uno dei poeti più grandi della letteratura italiana.
Dire addio alla solitudine è possibile
Sono poche le persone che non sono spaventate dalla prospettiva della solitudine, anzi, c’è chi cerca con affanno una vita di eremitaggio, di vivere con sé stessi e nessun’altro. Perché alla fine il sentirsi soli è legato alle persone che ci circondano, ai nostri familiari, agli amici, alla nostra altra metà.
Per superare l’ansia della solitudine, è necessario non vincolare la nostra felicità a qualcosa o qualcuno: se tendiamo ad aggrapparci a qualcosa o qualcuno per sentirci felici, nel momento in cui veniamo rifiutati dagli altri o cerchiamo di raggiungere qualcosa al di fuori della nostra portata, verremo sopraffatti dal senso di malinconia e solitudine.
È invece più salutare per il nostro benessere mentale concentrarsi non su cosa non abbiamo, ma su quello che che circonda in questo momento della vita. Invece di soffermarci su cosa manca, bisogna coltivare cosa abbiamo: sforziamoci di tenere i contatti con i nostri amici, con i nostri familiari.
Il consiglio degli esperti è di distaccare l’attenzione dalla nostra interiorità e focalizzarci su cosa ci circonda, ad iniziare dalle piccole cose come i raggi del sole che ci riscaldano la pelle ed il soffio del vento tra i capelli. Il senso di solitudine non dipende solo dalle circostanze esterne, ma dalla capacità dell’individuo di distaccarsi dall’oggetto del proprio desiderio e vivere nel presente.