Sono quattro gli agenti della polizia locale indagati per tortura in seguito alla denuncia presentata dal direttore generale del pronto soccorso in cui tutto è accaduto.
Una notizia che ha destato subito scalpore: quattro agenti della polizia locale di Sassuolo sono stati sospesi dal lavoro dopo essere stati accusati di reato di tortura. Tra questi, due sono assistenti e al momento sono indagati anche per falsità ideologica in atto pubblico, a causa della falsificazione di una relazione di servizio. Le indagini hanno avuto inizio dopo che il direttore generale dell’Ospedale di Sassuolo ha presentato una denuncia nei confronti dei vigili, con riferimento ad una vicenda risalente ad ottobre del 2021. Il direttore ha deciso di intervenire in seguito alla segnalazione del primario del pronto soccorso.
Quanto accaduto è raccapricciante. In base alle ricostruzioni i due agenti, insieme agli assistenti, hanno aggredito un uomo di nazionalità marocchina. Quest’ultimo era stato portato in pronto soccorso dopo aver avuto una crisi ipoglicemica che gli aveva fatto perdere i sensi mentre si trovava per strada. L’ambulanza lo ha soccorso e trasportato in ospedale, dove si era già recato precedentemente per il medesimo motivo. I quattro vigili sono arrivati al pronto soccorso nello stesso momento del paziente e, ad un certo punto, si sarebbero scagliati contro di lui.
Agenti accusati di tortura, cosa è successo
Come spiegato dagli inquirenti, gli agenti si sono messi prima a urlare contro l’uomo, per poi immobilizzarlo contro la barella su cui era sdraiato e colpirlo più volte alla testa e al petto. Lo hanno tenuto fermo per le braccia mentre lo attaccavano senza pietà. Un vigile si sarebbe anche piazzato sopra all’uomo, accovacciato con i piedi sul suo bacino, domandandogli se avesse fatto uso di sostanze stupefacenti. La vittima dell’aggressione era in stato di incoscienza per via della crisi ipoglicemica: non aveva assunto nessuna sostanza e non era assolutamente nelle condizioni di parlare. Tuttavia ciò non ha impedito agli agenti di assalirlo.
I fatti sono avvenuti nella serata del 15 ottobre e nelle prime ore della mattinata successiva. Il personale sanitario ha testimoniato descrivendo l’aggressione subita dall’uomo. Quest’ultimo non ha ancora denunciato ufficialmente le violenze subite: in quel momento non era cosciente di quanto stesse accadendo. Fortunatamente, la vicenda non passerà in sordina. A presentare la denuncia, infatti, ci ha pensato il direttore generale del pronto soccorso. A detta del giudice delle indagini preliminari, le “condotte violente attuate dagli indagati” nei confronti di una persona che non era nemmeno nelle condizioni di difendersi per via della crisi ipoglicemica in corso costituiscono “un trattamento inumano e degradante per la dignità della sua persona”.