Vi siete mai chiesti perché il servizio di trasporto delle persone si chiama “taxi”? In pochi conoscono la verità sull’origine del termine.
Ci sono numerosi oggetti, servizi e attività che utiliziamo e di cui usufruiamo ogni giorno delle quali sconosciamo l’origine della nomenclatura. Ciascuno degli oggetti che utiliziamo al giorno d’oggi hanno avuto un primo utilizzo e sono stati dunque inventati. Il processo creativo è la fase principale, poiché richiede una progettazione, una creazione e un test pratico per valutarne l’applicabilità ed il funzonamento, ma una volta accertatisi della validità di questa invenzione, serve darle un nome. Oggi grazie alle auto a noleggio, ai mezzi pubblici, ai monopattini, alle bici gratuite e agli uber, difficilmente ricorriamo ai taxi, ma questo servizio di trasporto urbano ed interurbano è ancora oggi molto utile e in alcuni casi diventa l’unica alternativa possibile per raggiungere la nostra destinazione.
Sappiamo che questo servizio di trasporto persone con automobili è iniziato agli albori del XX secolo, ma la sua origine potrebbe essere addirittura precedente e antecedente alla creazione delle ferrovie. Vi siete mai chiesti com’è iniziato il servizio taxi e perché ha preso questo nome? In una delle ipotesi più quotate le due curiosità coincidono, ma non tutti sono concordi nell’attribuire l’origine della parola taxi al primo servizio di trasporto persone nato in Europa. Vediamo dunque qual è l’origine storica di questo servizio e se ha davvero preso il nome da coloro che lo hanno fornito per primi.
Qual è l’origine della parola “Taxi”?
Come dicevamo una delle ipotesi è quella storica e si lega ad una famiglia italiana. Nel 1500 l’imperatore Massimiliano I d’Asburgo assegnò alla famiglia Tasso, di origini nobiliari sin dai tempi del Sacro Romano Impero, il trasporto della posta in tutto l’Impero. Per secoli la famiglia Tasso ha avuto il monopolio del trasporto della posta in tutta Europa (fino al 1886) e pare che durante il XVII secolo avesse cominciato a diversificare le proprie attività, utilizzando le carrozze per il trasporto della posta anche per il trasporto delle persone.
La ricostruzione storica ci spiega dunque in che modo è cominciato questo servizio, ma non perché da Tasso si è passati a Taxi. La spiegazione risiederebbe nel cambio di nome della famiglia una volta che si trasferì nell’attuale Germania. Tasso divenne Taxis e la società che si occupava del servizio di posta venne chiamata Thurn und Taxis, da cui appunto deriverebbe l’attuale Taxi. Come detto, però, questa ipotesi non è accettata da tutti.
Molti ritengono invece che la parola derivi da Tax (costo), la voce inserita nel tassametro per indicare il costo del viaggio. Il tassametro è un’invenzione del 1891 creata dal tedesco German Wilhelm Bruhn che si diffuse insieme ai Taxi in tutto il mondo e che, in una versione ovviamente più moderna, esiste ancora oggi. Questa seconda versione è probabilmente quella più credibile, visto anche che durante il ventennio fascista Mussolini inserì la parola “Taxi” tra i termini stranieri da sradicare dall’utilizzo quotidiano. Nel 1932 venne addirittura indetto un concorso aperto a tutti per trovare la traduzione perfetta per la parola e vinse “Tassì”. C’è anche una terza ipotesi, di natura filologica. In questa viene fatta derivare la parola dal greco “Tachus” il cui significato in italiano è “Rapido” che si riferirebbe alla velocità di spostamento.