La ricordiamo tutti come una delle donne più sensuali della tv degli anni ’90, ma nel passato di Pamela Anderson c’è un ricordo oscuro, chele ha cambiato la vita per sempre.
Come molte star di Hollywood, anche Pamela Anderson ha dovuto fare i conti con un passato a dir poco raccapricciante. Un triste desino quello in serbo per lei, che ha dovuto affrontare le peggiori angherie quando aveva solo 6 anni.
Nel prossimo documentario di Netflix “Pamela, una storia d’amore”, in uscita il 31 gennaio, la Anderson, (che ora ha 55 anni) ha rivelato di aver cercato di uccidere la sua babysitter dopo che questa l’aveva molestata quando era solo una bambina. E il racconto fatto da lei stessa è davvero da pelle d’oca e ha scosso tutti.
Pamela Anderson, le molestie terrificanti della babysitter
Un racconto davvero straziante quello dell’ex star di Baywatch, che ha ricordato, in una intervista a People, di aver smesso molto presto di essere una bambina. Un tempo, era “una ragazzina a cui piacevano insetti, serpenti, la natura e arrampicarsi sugli alberi”. Poi, però, tutto è cambiato repentinamente dopo le molestie.
“Nel mio caso è stata una babysitter donna a sessualizzarmi molto presto, costringendomi a fare strani giochi sul suo corpo. Mi minacciò di non dirlo a nessuno”. Ha dichiarato Pamela, sconvolgendo i fan che la seguono dai suoi esordi in tv. L’attrice era chiaramente terrorizzata ma non ne ha mai parlato con nessuno, allora, per proteggere suo fratello.
“Non volevo che accadesse a lui e quindi facevo ciò che voleva, in modo che lei non lo toccasse. Mi vergognavo molto. Non l’ho detto a nessuno. Non sapevo cosa fare…Ho cercato di ucciderla. Ho cercato di pugnalarla al cuore con una penna a forma di bastoncino di zucchero.”
L’improvvisa morte della donna
Non essendo riuscita ad ucciderla, la giovane Anderson espresse al tempo un cupo desiderio che precedette, stranamente, la morte improvvisa della donna (di cui non ha rivelato il nome). “Le ho detto che volevo che morisse, e lei è morta in un incidente d’auto il giorno dopo”, ha detto l’ex pin-up di Playboy nel documentario a lei dedicato. “Pensavo di averla uccisa io, ero sicuro di averlo fatto…Ho vissuto con questo peso per tutta la vita”.
E non è tutto: solo qualche anno più tardi l’attrice ha dichiarato di essere stata violentata da un uomo 10 anni più grande di lei. “Una parte di me si è arresa. Quello è stato un altro chiodo nella bara”. Questi tristissimi episodi hanno minato profondamente la sua autostima.
“Non ho mai pensato di essere carina. Probabilmente a causa della mia precoce sessualizzazione e della mia vergogna non volevo sentirmi così. Non mi piaceva avere alcun tipo di qualità che stavano attirando il tipo sbagliato di attenzione.” Poi, la rinascita ottenuta grazie a una grande forza d’animo.
“Avevo bisogno di riprendere il mio potere come essere sessuale, come donna. Ho fatto tutto da sola, e l’ho fatto contro ogni probabilità. Quando qualcuno vi dice di non dire qualcosa, è proprio allora che dovete dirlo. I predatori scelgono le vittime che sanno di poter umiliare in modo che sarà difficile per loro dirlo a qualcuno”.