Settimane complicate in casa Juventus con la decisione del -15 in classifica: arrivate già le prime minacce di morte, situazione da gestire
Il procuratore federale Giuseppe Chiné aveva richiesto per la Juventus il -9 in classifica durante l’inchiesta per plusavalenza più l’aggiunta dell’inibizione dei vertici dirigenziali. Infine, la Corte d’appello ha optato a sorpresa per il meno 15 come punti di penalizzazione da scontare subito in questa stagione.
La società bianconera ha già comunicato ufficialmente che farà ricorso per un diverso trattamento tra i vari club della Serie A. Ora la Juventus è attualmente fuori dalla zona Champions dopo una lunga cavalcata prima della sosta forzata per il Mondiale in Qatar. In quest’ottica la compagine guidata da Massimiliano Allegri dovrà sudare sette camicie per tornare così nuovamente nella massima competizione europea in vista della prossima stagione.
Il caso plusvalenze ha tenuto banco in queste ultime ore con numerose disdette anche da parte dei tifosi della Juventus per il contratto Dazn e Sky. Inoltre, ci sono stati migliaia di commenti sui social prendendo di mira il procuratore federale Chinè, che è stato anche insultato e minacciato di morte. Tanti messaggi del tipo “Chiné come Moro”, “Camorrista”, “Chiné si è svegliato orizzontale questa mattina?”, che hanno così subito mettere in moto gli organi federali che prenderanno seri provvedimenti per i commenti sgradevoli delle ultime ore. Messaggi anche lunghi e polemici nei suoi confronti come questo: “Stanotte ho fatto un sogno stranissimo: Chinè andava a ritirarsi la pensione in un ufficio postale di un piccolo paesino del Portogallo, poi tornava nel suo monolocale dove pranzava con una lattina di fagioli del Lidl”.
Juventus, Allegri pensa al futuro: la Champions è l’obiettivo
Dopo il 5-1 inflitto dal Napoli, la Juventus dovrà così raddoppiare le forze per riuscire a centrare ora il prossimo obiettivo, ossia la qualificazione alla prossima Champions. Allegri si giocherà il suo futuro in questi mesi con il cambiamento totale del CdA bianconero dopo le dimissioni di Agnelli e Nedved.
La voglia di non mollare mai fa parte della storia della Juventus, che è riuscita a dominare sempre in Italia anche dopo la retrocessione in Serie B con il caso Calciopoli. Un punto fermo della dirigenza bianconera è quello di arrivare sempre più in alto senza pensare attualmente alla classifica di Serie A. Qualcosa potrebbe cambiare con il ricorso della società torinese, che vorrebbe avere lo stesso trattamento di altri club che hanno operato in questi modo durante le varie sessioni di calciomercato.