Dormire bene può cambiare la vita in modo positivo sotto diversi punti di vista. Nessuno però poteva immaginare che potesse servire anche a questo.
Si dice ormai comunemente che riposare bene sia indispensabile per poter affrontare al meglio le varie attività della vita quotidiana. Dormire bene (almeno 8 ore a notte, secondo quanto affermato dall’OMS) può migliorare il nostro umore, aumentare la nostra capacità mnemonica e migliorare l’aspetto della nostra pelle.
Ecco quindi che svegliarsi spesso durante la notte e accusare stanchezza il giorno dopo può essere molto controproducente e minare la qualità della nostra vita. Uno studio condotto dalla Washington State University ha però rilevato un fatto davvero eclatante che è stato accolto con grande sgomento da molte persone.
Dormire bene: lo studio della Washington State University
Secondo quanto riportato da questo studio, dormire bene porterebbe un beneficio particolare soprattutto alle donne. Un buon riposo, infatti, darebbe loro l’energia per mirare ad avanzamenti di carriera. Una determinazione che però mancherebbe in caso di scarso riposo notturno.
I partecipanti sono stati sottoposti a una serie di domande per diversi giorni consecutivi riguardati la qualità del loro sonno la notte precedente. Lo studio messo a punto ha preso in analisi 135 persone, sia donne che uomini, ma il fatto sorprendente è che solo le donne hanno dichiarato che un cattivo riposo faceva loro perdere il desiderio di ottenere miglioramenti in campo lavorativo. Un risultato davvero senza precedenti che potrebbe far sorgere anche diversi quesiti relativi alla struttura sociale in cui viviamo.
Si può comunque dire che dormire male può essere fortemente deleterio sia per gli uomini che per le donne. Uno scarso riposo può infatti compromettere il nostro sistema immunitario, esponendoci a un maggior rischio di contrare malattie. Chi dorme male, inoltre, è più soggetto a sbalzi d’umore e depressione.
Questo perché a produzione di melanina e serotonina avviene durante il sonno e si tratta di ormoni essenziali per contrastare l’ansia e lo stress. Vien da sé, quindi, che migliorare la qualità di sonno dovrebbe essere una assoluta priorità per ognuno di noi.
Certo, modificare le nostre abitudini notturne potrebbe non essere semplice. Le difficoltà nel dormire possono essere di varia natura e non sempre sono facili da risolvere. Possono infatti avere una natura genetica (e quindi ereditaria) e possono anche essere legate all’età: più si invecchia, infatti, più si può avere difficoltà a prendere sonno.