E’ notizia di questi minuti l’apertura di un’inchiesta da parte della Procura Federale in merito a presunti cori razzisti da parte dei tifosi del Napoli nei confronti del giocatore dell’Inter Romelu Lukaku.
Ieri sera mi trovavo allo stadio San Siro di Milano, nella zona più laterale della tribuna stampa, piuttosto vicino in linea d’aria alla curva nella quale erano stati posizionati i tifosi del Napoli. I cori che partivano dal terzo anello a loro interamente riservato si potevano sentire piuttosto distintamente nonostante gli altrettanto udibili cori degli ultras dell’Inter e il tifo generale degli altri settori dello stadio. Ebbene da ciò che ho potuto percepire io i tifosi partenopei non intonavano un coro razzista nei confronti di Lukaku, ma quello che ad un primo ascolto magari distratto poteva sembra un buu razzista era in realtà a mio avviso tutt’altro.
La verità sul coro di Inter-Napoli: episodio di razzismo o fraintendimento?
I collaboratori della Procura Federale che hanno presentato nel loro referto post-partita la denuncia in merito ai cori potrebbero essersi sbagliati. Il giudice sportivo ha comunicato quanto segue: “Letto il rapporto dei collaboratori della Procura federale, ritiene necessario che venga specificato dalla medesima Procura federale, sentiti ulteriormente, se del caso, i responsabili per l’Ordine pubblico, quali sono i settori che abitualmente occupano in prevalenza, nelle gare in casa, i sostenitori della Soc. Napoli posizionati nel settore ‘terzo anello blu’, autori dei cori di discriminazione razziale nei confronti del calciatore Lukaku della Soc. Internazionale”.
Come dicevo però in fase di introduzione anch’io alla prima occasione in cui Lukaku è stato derubato del pallone da un intervento del difensore coreano Kim ho avvertito questi cori che sembravano effettivamente dei buu razzisti. Pochi minuti dopo però la scena si è ripetuta e ho ascoltato con più attenzione comprendendo l’accaduto. Quando Kim ha sottratto nuovamente palla a Lukaku anticipandolo in maniera pulita, dal terzo anello si è levato un coro per lui in cui i tifosi dicono in maniera molto veloce “KimKimKimKimKim”. Il suono prodotto, anche se per iscritto può non sembrare, vi assicuro che è estremamente simile a quello prodotto dai già sentiti molte volte buu razzisti.
A mio avviso dunque quello che gli uomini della procura federale hanno scambiato per un coro razzista era invece un coro di incitamento al loro difensore. Del resto che una tifoseria come quella del Napoli da sempre vittima di razzismo si mettesse a fare cori razzisti mi era sembrato sin da subito strano. Ed effettivamente ascoltando meglio quelle voci simili ad un buu o ad un ululato ho potuto sentire distintamente il nome Kim pronunciato dagli ultras.