La legge di Bilancio 2023 ha introdotto la cancellazione delle cartelle esattoriali riguardanti il bollo auto: come funziona.
Uno dei punti forti della campagna elettorale di Fratelli d’Italia riguardava la cancellazione dei debiti con l’Agenzia delle Entrate riguardanti i primi 15 anni degli anni 2000. Una promessa che è stata mantenuta in fase di scrittura della legge di bilancio, ma che ovviamente riguarda debiti minori contratti da persone che hanno difficoltà a fare quadrare i conti. La misura introdotta nella Manovra 2023 e dunque diventata effettiva ad inizio anno prevede la cancellazione di tutte le cartelle esattoriali inferiori di 1000 euro riferite al periodo 1 gennaio 2000 – 31 dicembre 2015. Quei debiti verranno dunque sanati ed i cittadini che li avevano contratti non si devono più preoccupare di doverli pagare.
Per quanto riguarda le cartelle esattoriali che si riferiscono al periodo successivo, ovvero quelle dall’1 gennaio 2016 al 30 giugno 2022 – oppure quelle precedenti ma di importo superiore ai 1.000 euro -, parte da questo mese la possibilità di effettuare la rateizzazione dei pagamenti fino a 5 anni senza interessi, mora o aggio. Per ottenere la rateizzazione bisogna presentare la richiesta all’Agenzia delle Entrate a partire dal prossimo 15 gennaio fino al 28 febbraio 2023. Il vantaggio concesso ai cittadini per regolarizzare la propria posizione fiscale varrà fintanto che questi pagheranno con regolarità le rate. Basterà infatti non pagare una delle rati per perdere la possibilità di usufruire della rateizzazione alle condizioni favorevoli fissate dalla legge di bilancio attuale.
Tra le varie tasse da pagare c’è anche il bollo auto, ovvero la tassa di proprietà del veicolo in vostro possesso, sia esso un motorino, una moto, un’auto, un furgone o un altro mezzo adibito allo spostamento. Va chiarito che il bollo, a differenza dell’assicurazione auto, va pagato anche se l’auto in vostro possesso non viene mai utilizzata. L’unico modo per smettere di pagarlo è la cessione della proprietà del mezzo o la rottamazione del veicolo. C’è da chiarire inoltre che chiunque si trovi in una posizione di debito con il fisco, potrebbe trovarsi nella condizione di sequestro del mezzo. In questi casi l’unico modo per poter usufruire nuovamente dell’auto è pagare il debito fiscale contratto.
Passiamo dunque agli effetti della misura fiscale introdotta dalla legge di bilancio 2023 per il bollo auto. Per quanto riguarda le tasse riguardanti il periodo 2000-2015, se non superiori ai 1000 euro, queste verranno automaticamente cancellate. I bolli evasi non si sommano, dunque la soglia dei 1000 euro non è cumulativa ma riguarda il singolo pagamento evaso. Nel caso dei bolli auto, dunque, con ogni probabilità tutti verranno cancellati dalla sanatoria.
Per quanto riguarda il successivo periodo di pagamento, le modalità di rientro sono gestite dalle singole regioni, dato che il Bollo Auto rimane una tassa regionale e non statale. In Sicilia ad esempio c’è la possibilità di rateizzare il pagamento dei bolli arretrati senza interessi e sanzioni per il periodo 2016-2021, ma solo per chi ha contratto debiti superiori ai 2000 euro. Per tutti gli altri vale la possibilità di estiguere il debito senza addebbiti, ma solo in soluzione unica.
Va precisato che il concordare il pagamento rateizzato dei debiti contratti permetterà agli automobilisti a cui era stato imposto il fermo amministrativo del veicolo di poter utilizzare il mezzo normalmente. A questi però non verrà concessa la possibilità di cedere il mezzo o di rottamarlo finché non verrà estinto il debito. Dunque nel caso in cui decidiate di pagare le rate per 5 anni, la vettura in questione dovrà rimanere di vostra proprietà.
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