Bere birra non è solo piacevole e nutriente, ma ha anche diverse proprietà benefiche per l’organismo tra le quali ce n’è una incredibile e da non perdere assolutamente!
Cosa c’è di meglio di uscire con un gruppo di amici e passare delle piacevoli ore in compagnia davanti ad un boccale di birra? L’atto di riunirsi in locali con un gruppo di persone con cui abbiamo confidenza e consumare (responsabilmente) degli alcolici è un’azione sociale che fa parte della tradizione umana, prima ancora che italiana. C’è ovviamente chi preferisce un bel bicchiere di vino, chi è appassionato di Scotch, chi a queste bevande dalla lunga tradizione predilige invece i cocktail, ma nessuna di queste bevande è popolare quanto la birra.
Negli ultimi anni c’è stato persino un incremento di consumatori di questa bevanda tradizionale, dovuta alla nascita di una cultura più consapevole sugli stili birrai e sulla tipologia di birra che si preferisca consumare. Esattamente come ormai da decenni accade con il vino, oggi bere birra non è una scelta banale, richiede conoscenza e sperimentazione per trovare il gusto e la tipologia più adatta al nostro palato.
Si può affermare senza timore di smentita, insomma, che sedersi a bere un boccale di birra non è più solo una piacevole scusa per ritrovarsi con degli amici, ma anche un’occasione di degustazione, un momento nel quale ci si istruisce e in cui si coltiva la sensibilità del palato a vari gusti. Tuttavia in pochi penserebbero che questa abitudine in realtà è anche un esercizio sano per la salute, se ovviamente praticato con moderazione e possiamo addirittura sfruttare una sua proprietà incredibile!
Gli effetti benefici della birra: lo studio che dimostra una proprietà incredibile di questa bevanda
Negli anni sono stati condotti numerosi studi sugli effetti che questa bevanda alcolica ha sull’organismo di chi la assume. Le ricerche hanno dimostrato che lo xantumolo, principio del luppolo, ha diversi effetti benefici sul nostro organismo, come diminuire il rischio di contrarre il cancro, di avere problemi cardiaci, quello di sviluppare il diabete, ma è anche ottimo per la prevenzione dell’osteoporosi, per la digestione, per la produzione del colesterolo buono ed è persino un ottimo rimedio per ansia e depressione. Chiaramente si parla di percentuali, dunque non di effetti miracolosi, ma di maggiori possibilità di evitare i rischi sopra elencati.
Uno studio recente dell’Università di Pisa, ad esempio, ha dimostrato che il consumo di birra, proprio grazie alla presenza dello xantumolo, ha effetti antiossidanti. Nella stessa ricerca è stato dimostrato che ha delle proprietà benefiche nella preservazione delle cellule del DNA dai danni causati dall’invecchiamento delle cellule. Chi l’avrebbe detto che la bevanda potesse avere una funzione così importante? Ma se vi sorprende questo, rimarrete addirittura a bocca aperta nel leggere quale altra importante scoperta è stata fatta durante uno studio condotto all’Università dell’Oregon.
Lo xantumolo rende più intelligenti?
Lo scopo dello studio era quello di dimostrare che l’assunzione di xantumolo avesse degli effetti positivi nella cura e nella prevenzione delle malattie neuro-degenerative come l’Alzheimer. Per ottenere questo risultato, dunque, i ricercatori hanno fatto assumere la sostanza a delle cavie giovani e a delle cavie anziane. L’osservazione del comportamento dei topi ha fatto emergere che i soggetti giovani, dopo l’assunzione della sostanza, sono diventati più rapidi nel compiere i compiti a loro assegnati (principalmente la soluzione di labirinti nei quali venivano inseriti).
Al contrario pare che lo xantumolo non abbia incrementato le capacità cognitive delle cavie più anziane, il che fa supporre che questo agisca solo sulle cellule più giovani. Lo studio, dunque, permette di ipotizzare che la sostanza contenuta nel luppolo possa generare l’incremento delle capacità cognitive e la preservazione dei neuroni. Chiaramente ci troviamo solo al primo step della ricerca e bisognerà effetturare ulteriori esperimenti per verificare questa ipotesi, tra cui ovviamente la sperimentazione sugli umani.