Fate attenzione a chi vi contatta su WhatsApp, se si tratta di un numero sconosciuto potrebbe essere pericoloso: milioni di account sono finiti sul dark web.
La sicurezza dei dati che immettiamo nel web è e dev’essere la prima preoccupazione quando sottoscriviamo un abbonamento o apriamo un account nuovo. I dati che immettiamo possono infatti fungere da chiave per l’accesso ai nostri dispositivi di home banking e dunque ai nostri conti in banca e a quei risparmi che abbiamo conservato con tanta fatica. Il furto di dati privati, inoltre, può portare ad un utilizzo improprio degli stessi, magari per la creazione di account fittizzi, nei quali vengono inserite anche nostre immagini personali. Insomma la questione privacy sul web è cruciale per la vita di tutti ed è un bene che da qualche anno a questa parte vi sia messa maggiore attenzione.
Tutti i contatti web oggi possiedono un sistema di riconoscimento a due fattori, una misura precauzionale per impedire che qualcuno effettui un accesso non autorizzato ai nostri account e dunque ai nostri dati. Tuttavia questa misura preventiva serve a poco se viene scoperta una falla nel sistema o nel social che stiamo utilizzando. Attraverso la falla nel sistema, infatti, gli hacker possono avere accesso ai dati contenuti nei server e rubarli per venderli al migliore offerente. Un simile problema nella sicurezza non si dovrebbe verificare, ma ogni sistema ha delle vulnerabilità che possono essere scoperte prima dai malintenzionati e dopo dai curatori del software.
Secondo quanto emerso nelle scorse ore, qualcuno sarebbe stato in grado di rubare 487 milioni di numeri di telefono attivi (500 milioni sarebbero in totale) associati a WhatsApp e li avrebbe messi in vendita in un forum esistente nel dark web. Stando alle poche informazioni emerse, questi numeri sarebbero dislocati in 84 Paesi differenti. Se i numeri emersi vi sembrano esagerati, vi basti ricordare che ci sono più di 2 miliardi di utenze attive su WhatsApp e che dunque il furto riguarderebbe un quarto del totale degli utenti.
Sempre in base alle informazioni finora emerse, di questi contatti 45 milioni apparterrebero a cittadini egiziani, 32 milioni a cittadini statunitensi, 29 milioni a cittadini sauditi, 20 milioni di utenze sarebbero state rubate tra Francia e Turchia, 11 milioni in Russia e 10 milioni in Gran Bretagna. Purtroppo nemmeno l’Italia e gli italiani si sarebbero salvati da questo furto di dati, visto che il nostro Paese è addirittura al secondo posto per quantitativo di utenze telefoniche rubate, ovvero 35 milioni.
Innanzitutto bisogna chiarire che la notizia non è stata confermata e Meta non ha ancora fatto uscire alcuna dichiarazione a riguardo, il che ci dà la speranza che la notizia emersa possa non essere del tutto vera. Chiarito questo, bisogna capire cosa potrebbero fare queste persone con questi numeri di telefono. Visto che i destinatari dovrebbero essere eventuali hacker, è possibile che vengano utilizzati per nuove campagne di phishing o altro tipo di truffe finalizzate ad estorcerci dati personali utili a bucare i conti correnti.
La protezione primaria avviene attraverso gli aggiornamenti dell’app e del software che utilizziamo, ma in caso di contatto da parte di sconosciuti o di messaggi strani che sembrano provenire da persone note, l’unico modo di proteggersi è cancellare e segnalare i contatti senza nemmeno aprire i messaggi. In nessun caso, per quanto minaccioso o preoccupante possa sembrare il messaggio o per quanto conveniente l’offerta proposta, dovete fornire dati di vostra spontanea volontà.
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