Alzi la mano chi non vorrebbe sapere se avrà un’esistenza lunga o breve, e se in futuro godrà di buona salute o meno. Basta fare un piccolo test per avere la risposta.
E’ forse il desiderio più antico e insopprimibile dell’essere umano: conoscere quanto a lungo vivrà, e soprattutto se resterà in salute. Del domani non c’è certezza, asseriva il poeta, ma secondo uno studio pubblicato nei giorni sul British Journal of Sports Medicine basta sottoporsi a un rapido test di equilibrio per avere l’agognata risposta. Vediamo più da vicino di cosa si tratta.
Il test di equilibrio che ci svela il futuro
A svelare l’arcano è stato un gruppo di ricerca capeggiato da scienziati della Clinica di Medicina dell’Esercizio Clinimex in Brasile, che nel 2009 ha iniziato a monitorare 1.702 adulti di età compresa tra 51 e 75 anni, per capire se l’equilibrio potesse aiutare a prevederne lo stato di salute nel corso del tempo. Ai partecipanti allo studio è stato dunque chiesto di eseguire un semplice test di equilibrio: restare in piedi su una gamba per almeno 10 secondi, senza usare le mani e senza appoggiarsi ad alcun supporto. Morale: i partecipanti che non erano stati in grado di completare il test scontano l’84% in più di probabilità di morire nel corso del successivo decennio di follow-up rispetto a quelli che erano riusciti a mantenersi in equilibrio.
Va da sé che la correlazione è del tutto logica: le probabilità di completare il test diminuiscono man mano che aumenta l’età dei partecipanti: se tra i cinquantenni solo il 5% non ha superato il test, gli ultra-settantenni incapaci di restare in equilibrio su una gamba sola per 10 secondi sono più della metà, il 54%, e in molti casi mostrano tassi più elevati di cardiopatia, ipertensione, colesterolo alto e diabete rispetto alla media.
“La capacità di equilibrio – scrivono i ricercatori brasiliani – diminuisce rapidamente i 50 anni, aumentando il rischio di cadute e altri eventi negativi per la salute. Il nostro obiettivo era valutare se la capacità di restare in posizione di equilibrio con una gamba sola di 10 secondi fosse associata alla mortalità per cause diverse e se aggiunge informazioni prognostiche rilevanti oltre ai normali dati demografici, antropometrici e clinici”.
Ecco dunque le “istruzioni” per il test. Innanzi tutto bisogna mettersi su una superficie piana a piedi nudi e posizionare la parte dorsale del piede non di supporto sul retro della parte inferiore della gamba opposta, nel modo più naturale possibile, per ridurre al minimo l’influenza della forza e della flessibilità muscolare. Occorre inoltre mantenere le braccia naturalmente posizionate accanto al corpo e fissare lo sguardo su un punto all’altezza degli occhi a una distanza di 2 metri. Una volta assunta la posizione corretta, si contano 10 secondi. In caso di errore non è possibile superare i 3 tentativi di accesso.
Sebbene abbia individuato un legame tra equilibrio e rischio di morte precoce, tuttavia, lo studio in questione non spiega cosa potrebbe causare un così drammatico esito. Inoltre, il test non tiene conto di fattori rilevanti come la dieta e l’esercizio fisico, le eventuali cadute recenti, l’uso di tabacco o farmaci che possono influire sull’equilibrio. I ricercatori brindano comunque al successo, convinti come sono che i test di equilibrio in futuro possano essere una soluzione conveniente ed economica per segnalare i rischi per la salute, magari insieme con esami medici di routine. Prevenire è sempre meglio che curare.