L’amatissima cantante californiana Romina Power ha condiviso con i suoi fan un ricordo emozionantissimo che la vede insieme ad Al Bano.
La vita alle volte ti travolge e ti lascia senza possibilità di scampo. In questi momenti si hanno due possibilità, una, la più semplice, consiste nel lasciare che il dolore e la sofferenza ti avvolgano fino a portarti a scomparire come essere umano e diventare un tutt’uno con quello che è stato prima, nulla più che un ricordo di quel passato che hai contribuito a scrivere e che come un tormento da girone dantesco continua a tormentarti. L’altra possibilità è combattere e cercare di rialzarti. Per farlo non esistono scorciatoie e ognuno di noi deve trovare dentro sé stesso la forza di riuscire ad andare avanti. Senza questa forza interiore, infatti, anche l’aiuto manifesto degli altri potrebbe risultare un semplice riempitivo, null’altro che un’ombra sul muro di una caverna all’interno della quale si è legati e dunque semplici spettatori di ciò che accade.
Romina e Al Bano hanno avuto la forza di scegliere questa seconda strada, è stata lunga e tortuosa ed ha avuto conseguenze drastiche. Ciascuno di loro ha ritrovato sé stesso dopo aver cancellato una parte di quel passato che avevano costruito insieme, il loro legame. Tuttavia cancellare una vita intera è letteralmente impossibile e com’è giusto che fosse i due ex coniugi hanno trovato il modo di ricostruire un legame, diverso da quello precedente, ma non per questo meno forte e significativo. Oggi entrambi si vogliono bene con tutto il cuore ed il ricordo di quel passato che sembra così lontano dalla realtà di oggi non fa più male.
Romina Power, il ricordo con Al Bano è potente: “Peccato che…”
I due conosciutissimi cantanti sono riusciti anche in un’altra impresa non da poco: sopravvivere alla cattiveria altrui, a tutte quelle macchinazioni che sono troppo frequenti nel mondo moderno e prevedono che il profitto valga più di ogni altra cosa. Loro più di altri sono stati vittime del sistema mediatico, della ricerca costante dello scoop e dell’invenzione dello scoop nel momento in cui manca. Nella loro vita questo meccanismo perverso, figlio della cultura del sordido, della voglia di conoscere il marcio poiché nel farlo venire a galla si possono distruggere le persone. Una violenza concettuale che viene accettata come normalità e alimentata dal gossip, vera e propria sconfitta del giornalismo e in un certo senso dell’umanità stessa.
Nel post condiviso oggi dall’ex moglie di Al Bano c’è tanto sentimento. Si tratta di un ricordo profondo che vede coinvolto anche Al Bano, ma che con la loro storia sentimentale non ha alcun legame. In questo post si vede un evento di tanto tempo fa che Romina ricorda con grande piacere perché le ha permesso di esibirsi davanti a milioni di persone, in mondovisione, e davanti al Santo Padre Karol Wojtyla. L’emozione di quel momento è stata unica e irripetibile e di questo un po’ la cantate si dispiace.
Sebbene sia chiaro che un momento di quel tipo, con lo stesso carico di significati e emozioni non è possibile da ripetere, è anche vero che in quella occasione lei e Al Bano hanno cantato un canzone – Al mondo siamo noi – che è stata scritta per quella occasione e non è mai stata incisa. Questo significa che non c’è modo di ascoltarla nuovamente se non recuperando un video di quella serata. Il testo è un inno alla fede, una fede che non è necessariamente quella cattolica e religiosa, ma è una fiducia incondizionata nell’essere umano e nella possibilità che l’umanità, intesa come sentimento di comunanza e solidarietà verso il prossimo, possa essere la nostra unica ancora di salvezza, perché al mondo siamo solo noi.
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Avere fede nell’umanità è forse più difficile che averla in un Dio qualsiasi. La divinità è qualcosa di alto, superiore, irraggiungibile e intangibile, la cui apparente insensibilità nei nostri confronti è considerata la normalità. Le persone che abbiamo accanto, quelle che dovrebbero essere la nostra ancora di salvezza e che sono fin troppo tangibili, basse e raggiungibili, sono invece schiave del loro egoismo, sono vittime delle loro paure e del loro interesse, quindi difficilmente si staccano dalla loro vita per capire quella degli altri, se non in occasioni comandate ed in maniera ipocrita. Andare oltre alle malignità di “quelli che ben pensano” è dunque impresa ardua, ma il sogno e l’idea di cui Al Bano e Romina parlano in quella canzone è meraviglioso e se solo ci ricordassimo di applicarlo nella vita di tutti i giorni, sarebbe probabilmente un mondo migliore.
